domenica 3 maggio 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.56) (Dal 1° Maggio in poi...)




Speriamo qualcosa cambi. Torni la Vita nella sua forma genuina e schietta che alimenta entusiasmo e gioia, riprenda l'economia del paese, ché come stanno le cose crea più di una preoccupazione, si riprenda a vivere non dimenticando, avendo imparato certe lezioni si ricominci su binari diversi per altre mete.
Intanto che fosse maggio stamattina lo si capiva dalla luce, poi dalla concitata allegria dei bambini in cortile, in piena competizione ciclistica, corredati di tutto, casco e mascherina stile Disney. Beh, almeno una nota lieta in questo grigio tempo sospeso.
Pensare che l'anno scorso di questi giorni era tutta un'altra aria. Il "Concertone" del 1°Maggio, il mercatino per la Festa della Mamma da organizzare, gli incontri da preparare per la collaborazione con l'Associazione "Esserci. OdV" della cara Amica Elena Centola, e infine gli ultimi preparativi prima di partire per Roma, in occasione dell'abituale appuntamento con il convegno FAVO per la Giornata del Malato Oncologico.
Già, come dimenticare quelle intense giornate di arricchimento?
Nuove note, esiti di studio e lavoro comune, per cui è giusto sempre affermare che "insieme si raggiunge di più".
E la consegna del "Cedro d'oro", simbolo della forza di quanti, colpiti dal tumore, lottano per la vita e per la dignità di questa.
Tre le figure professionali e umane, l'anno scorso toccò al dott. Fabrizio Artioli per la Sua sensibilità e umanità ed empatia. Alla dott.ssa Lucia Ascione, biologa e giornalista, per la capacità di aver tratto dal personale incontro con la malattia, l'opportunità di essere vicina ai malati raccontandone le storie con particolare umanità oltre che competenza scientifica.
Toccanti le parole di ringraziamento del dottor Artioli e della dott.ssa Ascione, espressioni indimenticabili che sono di insegnamento...
"Non aver paura di avere coraggio". "Si deve buttare il cuore oltre l'ostacolo". "La bellezza è il primo elemento di cura", ove bellezza è accoglienza ed empatia.
Quest'anno, sospesi tutti gli eventi, il Convegno non avrà luogo nel modo solito, ma l'esecutivo si è riunito due giorni fa per mettere in campo nuove idee. Work in progress, quindi e sempre avanti, perché il Cuore del Volontariato in genere è sempre in piena, e mai potrà fermarsi.
Ricordi che riportano a stati d'animo diversi dall'attuale, a tal punto che sembrano appartenere ad Altri. Noi sappiamo che così non è, il tempo in pausa ferma sul nascere ogni emozione positiva, è solo un momento, poi Mente e Cuore riprenderanno il cammino, questa volta non più di corsa.

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