giovedì 24 ottobre 2019

DARSI ASCOLTO PER ASCOLTARE



Quanto costa mantener fede ad un'idea, portare avanti un nuovo progetto di vita, dopo che per questa stessa hai temuto.Sarà per qualcosa che già era in me e non sapevo, oppure per una combinazione astrale quando sono venuta al mondo, dicono che arrivo al segno, in altri termini faccio sempro centro. Bontà loro perché giuro che la mira non la prendo mai, sono semplicemente così... come mi si vede e si sente. Fragilità compresa.
Mi pare perciò, averlo appena affermato... gli Altri sostengono io sia una buona ascoltatrice. Affermarlo e scriverlo pure diventano insieme una grossa responsabilità,
Perché si sa... verba volant sed scripta manent... le parole volano via, ma quelle scritte rimangono. Così restano come incise, impresse a fuoco e se da una parte ciò che mi viene attribuito lusinga, dall'altra mi fa pensare. Ascolto, so ascoltare... ma io alla fine mi do ascolto? Perché il rischio c'è che le voci si confondano, e si finisca col non comprenderne i limiti.
Confesso che l'Ascolto è mia peculiarità da sempre, ascolto da quando ero bambina. Primogenita di un discreto numero di figli, all'epoca in cui non si navigava nell'oro imparai presto che cosa volesse dire l'espressione... dammi ascolto. Invito, raccomandazione, qualcosa per cui si doveva obbedire senza repliche, e capire. Capire il pianto sommesso di mia madre senza sapere, le prepotenze di una sorellina capricciosa perché fragile e delicata, capire perché solo a me venisse detto... vuoi stare ad ascoltare tuo fratello? E poi a seguire nel corso degli anni, fino a tempi recenti, fino alla malattia.
Avevo reso muto il mio animo assordandolo, convincendomi pure che fosse giusto così.
Poi con la rinascita le cose sono cambiate, ho imparato ad ascoltare da un orecchio e lasciare libero l'altro per le cose mie. Piccoli dispiaceri e delusioni, desideri e sogni. I primi da elaborare, gli altri come piccola ricchezza o rifugio dove trovare spazio solo per me.
E nonostante questo "canale riservato" personalissimo, la capacità di ascoltare gli Altri alla fine non ne ha risentito affatto, anzi risulta potenziata. Perché mi comprendo, mi premio quando merito e al contrario mi critico nei difetti, litigo con me stessa e poi mi riconcilio. So perdonarmi con le parole di sicuro più adatte, che pur nella severità del tono alleggeriscono l'animo e lo rendono sereno. Disponibile ad ascoltare, comprendere, aiutare anche senza parlare.

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