giovedì 31 ottobre 2019

L'ALTERNATIVA



Di norma non facciamo domande né diamo risposte che riguardano la malattia, al massimo qualche consiglio pratico, esito dell'esperienza vissuta sulla propria pelle, per il resto meglio parlare di altro, raccontarsi ad esempio, semplicemente per conoscersi.
Ed è meglio così per discrezione e non solo, perché a volte capita addirittura di trovarsi di fronte a Chi "non sa". Lo intuisci o qualcuno lo fa intendere.
Ho un problema...
Ascolti, comprendi e vai oltre.
Ma quanto è bene non sapere? Senza ergersi a giudici, poiché ogni caso è a sé, credo che restare nella "penombra" della situazione penalizzi non poco, limiti le risorse, renda propensi al vittimismo.
Aspetto che passi... e se non passa?
Certe cose, eventi o malanni non passano da soli, non sono sufficienti le medicine ma devi metterci "del tuo", e se non sei pienamente informato e consapevole, come farai a impiegare il giusto di coraggio, determinazione e forza?
Credo comunque sia molto difficile non capire anche da soli cosa stia accadendo, già quando viene consigliato quel genere di specialista, e poi si entra in quel reparto, oggi l'ignoranza è un optional per non accettare la realtà, o accettarla per gradi riservandosi una "scappatoia" per non disperarsi. Ma alla fine diventa "speranza a metà", tutto a proprio discapito.
A questo punto voglio dedicare un pensiero a Chi al contrario lotta ogni giorno per difendere un sogno, e la Vita lo è, sia pure ad occhi aperti.
A volte non abbiamo possibilità di scelta, ma ugualmente resistiamo, siamo come foglie d'autunno, tremiamo ma non ci arrendiamo, e quando il vento si fa forte lo assecondiamo. Abbiamo paura, certo ma neanche per un attimo smettiamo di rimanere attaccati a quello in cui crediamo.

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