giovedì 10 ottobre 2019

DA UN LIBRO DI STORIA DELL'ARTE


Oggi uscita veloce, mirata e con intento culturale. A Ruvo di Puglia per la Cattedrale, la cui torre campanaria oggi si stagliava nel cielo azzurro di un' "ottobrata" pugliese.
Sono tornata ai tempi del liceo, quando davanti ad una foto commentavamo i particolari memorizzati. Oggi...come sfogliando un testo di Storia dell'Arte.
La concattedrale di Ruvo di Puglia, dedicata a Santa Maria Assunta, è uno dei più importanti esempi di romanico pugliese. Fu costruita tra il XII e il XIII secolo con varie modifiche successive. L'edificio si pone come la chiesa matrice e più importante di Ruvo ed è il fulcro del centro storico.
Imponente l'esterno e suggestiva all'interno con le tre navate, le trifore e il ciborio sull'altare, particolare per le due cupole sovrastanti e la luce dal finestrone che pare tutt'uno con esso.
Stamani in questo tempio sacro tra arte e spiritualità, pure non sono mancate note di colore, i ciclamini nella sagrestia e la cordialità del parroco.
Prego, fate pure ma fotografate soprattutto i particolari... ha detto don Salvatore.
Già, il più delle volte sono i particolari che contano, come il pollice alto con cui alla fine ha salutato don Salvatore, anziano sacerdote, moderno e social... izzante.

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