martedì 22 ottobre 2019

GIORNATE COI "FIOCCHI"



Ne sto mettendo insieme parecchie, una dopo l'altra, prova da sforzo e test di nuova consapevolezza.
Resisterò? Staremo a vedere, nel frattempo vivo.
Prima di andare, i miei soliti pensieri. Li vorrei tutti colorati, come quelli che ho appena terminato di infiocchettare, stavolta un numero cospicuo, da nascondere mal celati tra le foglie di piccoli ciclamini.
Dovrebbero essere vivaci ché ben dispongano alla nuova settimana, e invece proprio tali non potranno essere, come non lo sono le giornate, a volte rabberciate e rigenerate con gran fatica. Ci proverò.
Che farci... non sempre dipende dalle buone intenzioni, visto che è caso frequente e generale.
Stamattina aggiornamenti di speranza, cenni di presenza per far sentire meno soli. Qualche telefonata, risposte ad emozioni contrastanti, poi... la mia quotidianità che cambia solo per qualche sfumatura volutamente messa in risalto.
Mi rendo conto di cercare nei colori l'aiuto che fa la differenza. Ogni giorno un colore diverso, sarà quello della tovaglia, del condimento principe del pranzo, di tutto ciò che posso scegliere e preparare.
Da qualche parte ho letto che bisogna impegnarsi a fare di ogni giorno della Nostra vita un piccolo capolavoro. Ed io mi impegno di sicuro almeno a tentare un dipinto. Non un'opera d'arte ma un quadro armonioso pur su una tela stinta. Trama non perfetta, però ben accomodata con la scelta oculata dei colori, sempre vari e accordanti tra loro.
All'improvviso... una macchia, e l'insieme pare rimescolarsi.
A volte l'ansia di arrivare a sera nel migliore dei modi, lascia una scia grigia sul fondo del "mio spazio azzurro". Io ce l'avevo messa tutta coi pensieri positivi, come ho detto, è stato pure giorno intenso di "fiocchi di tenerezza", quindi il pensiero era già lì, pronto per essere condiviso.
Casualità?
Altro solito segno del destino, sprone. Si deve continuare.
La consapevolezza della propria forza interiore ci rende "padroni della nostra vita".
Leggo e rileggo questa frase, e mica sono più tanto convinta...
Di getto, come sempre mi succede quando sono scossa, scrivo altro. Poche righe ma così fortemente sentite che Chi le legge se le sentirà addosso, su misura...
"Perché mi sono fatta una corazza non vuol dire che sono di ferro.
E se a volte preferisco indossare una maschera,
non è che ho la faccia di bronzo.
Ho un Cuore anch'io. Con la sua memoria, questa si... di acciaio, e non dimentica".
La solita mia fragilità che si fa strada e poi si ribella perché vuole cambiar pelle, e non vuole essere più quella.
Anche se le immagini con tanta fatica costruite appaiono capovolte, e le emozioni non sono più le stesse, io voglio continuare a farci fiocchi colorati. E non solo per me.
Dal giorno dei ciclamini in poi, tutto sarà coi fiocchi. Piccoli e colorati, non solo parole ma condivisione affettuosa che accarezzi l'animo di Chi la coglierà.


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