mercoledì 24 luglio 2019

"TROVAI I MIEI LIMITI MA NON I MIEI CONFINI" (Taras Mithrandir)




Una citazione come titolo, dal contenuto infinito. Parliamo di limiti che ci appartengono in quanto esseri umani. Quando si riesce, senza presunzione, ad esserne pienamente consapevoli possono essere ridimensionati, e diventare addirittura dei punti di forza.
Come sarà possibile? Non deve mancare la "forza" di essere uomini, conoscere ed ammettere le proprie fragilità, comprenderle e darle un senso, trasformandole in "energia". Incredibile, vero?
Eppure è questo che affida l'uomo coi suoi limiti all' "immortalità", intesa come ricordo che si perpetua.
Oggi cercavo una foto e tra le tante cose mi è capitato un libretto tra le mani. Una raccolta di pensieri, preghiere e testimonianze in memoria di un giovane "poeta speciale" che fece della Sua diversità il mezzo per condividere speranza.
Alessandro comunicava con i segni, aiutato da Dio e da una fede senza pari. Era un ottimista capace di infondere coraggio con un sorriso. Ironico e pieno di vitalità nonostante la grave disabilità. Una paralisi cerebrale infantile, infatti, lo aveva costretto a vivere in sedia a rotelle e gli impediva di parlare. Ma per non restare isolato dal mondo, aveva imparato a usare il codice Bliss, il linguaggio grafico creato tra il 1942 e il 1965 da un ingegnere austriaco per abbattere le barriere linguistiche tra i popoli.
Un'anima grande, prigioniera di un corpo che non corrispondeva, aveva anche imparato a superare le barriere liberando la mente e dedicandosi alla scrittura. Con l'aiuto di alcuni operatori, diventati Suoi grandi amici, e di una tavola dotata di segni pittografici e ideografici, scrisse un libro di poesie "La mia vita è cambiamento". Ogni verso è espressione di purezza d'animo e inesauribile gioia di vivere.
Morto di tumore il 30 aprile del 2018, fu consapevole fin dall'inizio che non sarebbe riuscito a superare la malattia, ma confortato dalla fede, continuò ad essere sereno Attraverso le sue poesie, ha voluto lasciare un messaggio d'amore e di speranza. Aveva un desiderio, destinare i proventi del libro alla realizzazione di una sala multisensoriale per i disabili. Un sogno diventato realtà dopo soli otto mesi dalla Sua morte.
Non si muore mai del tutto se resta un pensiero e uno scritto. Si diventa immortali quando pensiero e scritto sono frutto di un "miracolo" voluto e vissuto superando ogni limite.

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