martedì 22 maggio 2012

"Meh!? E che vaje truvanne?" (E allora!? Che cosa vai cercando?)
Non sapevo stamattina se dovevo interpretare tali parole come un saluto del tipo... buongiorno o altro. "Ma che c'mport" non si smentisce mai, già ieri quando come ogni domenica l'ho sentita al telefono, me l'aveva detto... "... ricordati che una sola volta Gesù Cristo c'ha fatto come si deve", e con questo intendeva che avrei dovuto convincermi una volta per tutte ad accettare per buono il risultato della ricostruzione. Chiaramente non sbagliava, come sempre aveva ragione e con spirito ed ironia mi esortava a non esagerare.
Quando sono tornata a casa,  nel cambiarmi d'abito mi sono data una rapida occhiata... la "novella" e sua sorella cercavano di non essere l'una meno dell'altra.
 Almeno così mi pareva.
Nel pomeriggio con l'Amore della mia Vita siamo tornati a comperare il terzo reggiseno post ricostruzione. "Voglio vederti serena..." era stato il Suo decretare in risposta alla mia dubbiosa riluttanza, ed eravamo partiti alla ventura. E così dopo quello sportivo e l'altro a bustino è arrivato il turno del "criss cross" che col suo magico incrocio solleva e sostiene, abbattendo due problemi in un colpo solo.
Ed effettivamente... e finalmente credo sia proprio così, anche se per essere sicura devo affrontare la prova "giorno dopo". Domani lo indosserò sotto gli abiti e poi... poi saprò dire.
Speriamo?! Sempre!
Però devo dire che l'umore va migliorando, lo stress dell'ultimo periodo piano piano si ridimensiona ed io confido di ritrovare presto l'energia e la fiducia di una volta.
Fa ben sperare il fatto che sto riscoprendo il piacere di "annusare" l'aria quando sono fuori. E' così... annusare... che è diverso da "respirare a pieni polmoni". Sa più di assaporare, gustare... saziarsi del proprio respiro ed esserne felici.
Stamane ero seduta ad una panchina nel giardino dell'ospedale... tenevo compagnia ad un' Amica che aspettava il figlio. Soffiava un vento forte e caldo.
Sono stata lì per più di mezz'ora... quando mi sono levata mi sono sentita ebbra, e sicuramente non perchè intontita dal vento.

8 commenti:

  1. e così devi essere.
    Mi piace quanto ti a detto la tua amica,mi piace!!!
    Un abbraccio forte amica per una giornata piena di buoni profumi tutti da odorare.

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    1. Pinuccia cara, la condivisione è una grande medicina... efficacissima. E' come se si facesse terapia di gruppo, e in questo mutuo scambio ci si cura, riuscendo persino a non entrare in quel famoso tunnel la cui uscita sembra sempre molto lontana.
      Un dolcissimo e sereno pomeriggio per Te, Amica mia.
      Mary

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  2. Carissima Mary hai ragione annusare è diverso da respirare...come la vita.... attraversarla solo o viveverla pienamente..e veramente capisco pure la tua voglia di perfezione ....per te,perchè giustamente noi dobbiamo " accontentarci e apprezzare tutto cio' che abbiamo intorno....ma quanto riguarda noi abbiamo diritto di essere esigenti e di non accontentarci se non di quello che secondo noi puo' essere meglio ...è dura essere esigenti con noi stessi,ma piano il tuo tanto dare e il tuo rigore morale ti riporterà in pari con te stessa...
    Un bacio... Anto.

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    1. Lo spero, cara Anto... lo spero proprio. Però intanto in questa fase di "transizione" non voglio e non resto a piangermi addosso, anche se può sembrare il contrario. Il mio voler mettermi "a nudo" completamente serve a superare l'imbarazzo della precarietà, una volta che viene esternato c'è un senso di leggerezza che per forza di cose e per lo stato di benessere che si prova, spinge a guardare e ad andare oltre.
      Forse ci vorrà un po' di tempo... questo sì, ma ogni disagio verrà superato sicuramente, come è stato fino ad ora.
      Grazie sempre, Amica cara per la comprensione dei miei "contorti" stati d'animo.
      T'abbraccio con affetto,
      Mary

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  3. Sai cara Mary che mi piace il modo che affronti tutto credo che molti di noi abbiamo tanto da imparare da te...
    Ti auguro una buona giornata cara amica.
    Tomaso

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    1. Amico mio, affronto tutto come il mio Cuore sente e nel modo in cui ogni "difficoltà" risulta "meno difficile".
      Grazie sempre per le Tue belle parole,
      Mary

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  4. Mi sento un po' in difficoltà, come se fossi una indiscreta guardona, ma è bello leggere il suo diario. Sento la sua forza e credo sarebbe bello se tante persone potessero capire cosa significa vivere il dolore e la paura sulla propria pelle (letteralmente!) e nonostante tutto essere forti.
    Brava.
    ps: ha mai pensato di trasformare le pagine di questo diario e scrivere un libro?

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    1. No, cara Susanna non sentirti indiscreta... sapere che la mia condivisione è ben accetta dona a me forza e motivazione.
      Due anni fa diedi vita a "continuare a..." per darmi un aiuto in un momento in cui tutto, futuro compreso, pareva incerto. Se non ce l'avessi fatta desideravo che almeno le mie emozioni sopravvivessero e magari aiutassero chiunque nella stessa condizione. Perchè, ne sono profondamente convinta... quando tutto è perso che si conservi almeno la dignità.
      Ringraziandoti per il tempo e l'attenzione che gentilmente mi dedichi, un caro saluto.
      Mary

      P.S. Molti mi hanno dato il Tuo stesso consiglio... chissà.
      Ma... cara Susanna, perchè non darmi del "Tu"? Io l'ho
      fatto, spero che non T'abbia dato fastidio.

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