giovedì 24 maggio 2012

Beh, stasera apro prima il diario per continuare a... narrare la mia storia in divenire.
Perchè è una serata un po' speciale, non dico ora il motivo... forse tra qualche giorno e se sarà il caso. Non me ne vogliate... è a puro scopo scaramantico, nient'altro.
Comunque per farla breve e non rischiare com'è il mio solito d'aprire e chiudere parentesi infinite, riprendo  da dove avevo concluso meno di 24 ore fa...
Allora, ieri mattina nella stanza ero rimasta con la "Signora anziana" e Suo genero... così "attento" da sembrare un figlio, tenevo loro compagnia con la speranza di non essere inopportuna e forse anche noiosa.
 "... ha tanti e tali argomenti che tra Voi non vi annoierete affatto" aveva detto l'Amica infermiera, ed infatti un'ora e mezza è passata senza che nessuno sentisse la necessità di guardare l'orologio, eppure c'eravamo appena conosciuti.
Devo precisare che quando si fanno nuove conoscenze in un reparto come quello, il "biglietto da visita" è costituito dal nome di battesimo cui segue ed è ancora più importante, il racconto della storia che accomuna... la malattia. Sono storie diverse che ad un certo punto sembrano una sola, la stessa, perchè identico è il dolore, uguali le emozioni. Tanti rivoli per un unico corso d'acqua che finisce in un'altra distesa... immensa, la Storia di Tanti.
Per la "Signora..." la prima parte è stato il genero a raccontarla...
Sette anni fa un tumore alla mammella per cui fu operata, ma non fu sottoposta a chemioterapia data l'età... "Aveva 79 anni e le prescrissero solo la pillola, FEMARA", e Lei... "l'ho presa per sei anni, e poi a me non tolsero tutta la mammella ma solo uno spicchio". Bella questa parola, ho pensato... "spicchio"... rendeva meglio l'idea del termine,"quadrante" trattandosi di qualcosa di tondo. E' straordinario come il parlar comune a volte sia più efficace del linguaggio scientifico, forse perchè più accessibile diventa anche più chiaro e comprensibile.
Poi Lei aveva continuato tornando indietro nel tempo, a quando era giovane, a tutte le vicessitudini attraversate compresi cinque parti settimini conclusi dolorosamente, per cui le era rimasta un'unica figlia, la moglie appunto di quel "genero così attento da sembrare un figlio".
Dell'anziana Signora mi colpiva lo sguardo tra l'interrogativo e il semi-rassegnato con l'ostentata sicurezza come di Chi volesse dire... che ne puoi sapere tu di tutto quello che ho passato io, eppure sono ancora qua... a 86 anni.

7 commenti:

  1. Che Dio la benedica...
    Oggi hai scritto presto amica mia...tutto ok???

    Passa da me che ho da consegnarti un premio meritatissimo

    http://il3occhio.blogspot.it/2012/05/premio-adamas.html

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  2. Tutto ok, Costy non temere!
    Sono passata da Te... e GRAZIE, sei sempre tanto cara.
    Ora ripassa Tu da me e vedi se ho fatto tutto secondo regola.
    Un abbraccio grandissimo,
    Mary

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    1. tutto ok...sei sempre attentissima e puntuale ^_^

      Bacioni, Costy

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  3. Ti lascio un abbraccio forte cara Mary .

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    1. Sei passata da me, per l'altro post? C'è una sorpresa per Te!
      Un bacio,
      Mary

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  4. Sono curiosa di sapere di più della Signora e del Genero che sembra un figlio. Mi accontenterai? Mi piacciono molto i tuoi diari. Se vorrai un giorno decidere di farne un libro, sarò pronta ad aiutarti.
    Baci

    Su.

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  5. Certo che Ti accontento, Susanna... anzi lo faccio stasera stessa, continua a... leggere!
    Mary

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