giovedì 27 giugno 2019

UN CUORE AL CONTRARIO


Lo dicevo ieri, no? O meglio lo ripete sempre Chi mi sta accanto e con me condivide la vita da quarant'anni... sei fatta al contrario, non c'è nulla da fare. E forse ha pure ragione, tant'è che stamani sul Suo vassoietto della colazione si è fatta per caso una macchiolina di caffè a forma di cuore ma al contrario, perché è chiaro, mi ama tanto ma poiché il mio agire è così... particolare, diverso dal comune sentire di molti, è venuta fuori in questo modo. La spiegazione secondo la Sua logica non fa una grinza, ma io ho interpretato la cosa come un segno, un altro invito a non fermarmi. Succede sempre quando mi pare non procedere nel verso giusto.
Poi la giornata ha avuto inizio... di corsa l'autobus, l'arrivo in ospedale, qualcuno mi ferma e sosta a raccontare...
Che dici, che sarà... perché è così... ma come andrà... che dici?
Tante domande in una sola, manco fossi un medico, ma meglio... posso ascoltare ad oltranza perché del medico non ho le noie dell'incombenza, e basta il sorriso e una parola giusta per far sentire bene.
Dopo un po' arriva la mia "collega in sintonia", e insieme cominciamo il Nostro giro.
Un'altra mamma "orfana" di figlio, che con la malattia paga il Suo dolore, ma vive e non sopravvive scrivendo lunghe, quotidiane "note" d'Amore.
Quante analogie rendono più che simili, quasi uguali gli uomini...
Un altro incontro poi, una caregiver... ennesimo esempio di forza e dignità oltre la sofferenza, la vita che vince sempre, nonostante le apparenze, la voglia di riprendere e continuare.
Un bigliettino si aggiunge all'albero della Vita.
Dopo la tempesta torna sempre la quiete.

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