Oggi doveva andare così, una giornata dedicata all'età, perché è cominciata con un aforisma di Victor Hugo ("Quando rido ho venticinque anni, quando sono triste, ne ho sessanta"), ed è continuata in ospedale, quando cogliendo al volo la citazione di un caregiver, l'ho fatta mia, verificando quanto fosse vera. Il tempo che passa è un luogo comune, una convenzione, e così pure i Nostri anni, avanti per l'anagrafe, fermi nell'animo all'epoca migliore che ricordiamo. Un'illusione...? No, piuttosto una realtà adattata, o meglio... su misura.
Ad esempio, io tra un po' compio gli anni, e mi sembra incredibile perché è come andassi indietro, e poi ferma alla giovinezza, raggiungessi uno "stato beato", felice io perché essa avanza e consapevole di viverla in pieno, con la forza e l'entusiasmo tipici degli anni giovani.
Qualche decennio fa se cercavo di immaginarmi di questa età, mi prendeva la pelle d'oca, rifiutavo l'idea. Chissà cosa pensavo sarei diventata, oggi invece i miei anni sono la cosa più bella che ho. Li sfoggio come perle preziose, mi passano tra le dita quasi grani di rosario. Santi e benedetti sempre. Insomma, un giorno intero per i miei ormai prossimi 65 anni. E ancora mi sembra incredibile. A tal punto che con enfasi li ho dichiarati come fosse già il mio compleanno, e sono arrivati auguri, tanti da non porre freno. Ma alla fine, perché farlo? E' bello constatare che sei nei pensieri affettuosi di più di qualcuno, e poi... diciamolo... gli auguri non sono mai troppi per tutti, meno che mai per una come me, nata sotto il segno del "cancro", rasserenata dall'età che avanza.
Ad esempio, io tra un po' compio gli anni, e mi sembra incredibile perché è come andassi indietro, e poi ferma alla giovinezza, raggiungessi uno "stato beato", felice io perché essa avanza e consapevole di viverla in pieno, con la forza e l'entusiasmo tipici degli anni giovani.
Qualche decennio fa se cercavo di immaginarmi di questa età, mi prendeva la pelle d'oca, rifiutavo l'idea. Chissà cosa pensavo sarei diventata, oggi invece i miei anni sono la cosa più bella che ho. Li sfoggio come perle preziose, mi passano tra le dita quasi grani di rosario. Santi e benedetti sempre. Insomma, un giorno intero per i miei ormai prossimi 65 anni. E ancora mi sembra incredibile. A tal punto che con enfasi li ho dichiarati come fosse già il mio compleanno, e sono arrivati auguri, tanti da non porre freno. Ma alla fine, perché farlo? E' bello constatare che sei nei pensieri affettuosi di più di qualcuno, e poi... diciamolo... gli auguri non sono mai troppi per tutti, meno che mai per una come me, nata sotto il segno del "cancro", rasserenata dall'età che avanza.
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