giovedì 28 giugno 2018

LA SPERANZA CONCRETA DEI SOPRAVVIVENTI (Prevenzione Nutrizionale) - terza parte


Come riepilogo consideriamo uno per uno i "pilastri" della prevenzione nel paziente oncologico.
- TENERE BASSA LA GLICEMIA
Con la PET è usato quale liquido di contrasto il glucosio tritiato. Le cellule neoplastiche infatti, hanno aumentato bisogno di glucosio rispetto alle cellule normali. Per questo è bene mantenere il valore della glicemia al di sotto di 90 mg/100 ml, chi supera 100 mg/100 ml, pur restando nei limiti vede aumentato il rischio di cancro al fegato, vie biliari, pancreas, colorettale, mammella, vescica, tiroide, prostata, cervice uterina.
Come pure per i soggetti col cancro, che hanno valori elevati pur nei limiti, c'è una prognosi peggiore riguardo al tumore della mammella, del fegato, dell'intestino, del polmone, del collo dell'utero, della prostata, e ancora riguardo ai linfomi e alle leucemie infantili ed anche ai glioblastomi cerebrali.
- TENERE BASSA L'INSULINEMIA
L'insulina è la sintesi di ormoni maschili, per questo un elevato contenuto nel sangue riserva una prognosi peggiore nel cancro della mammella e del colon.
- TENERE BASSI I FATTORI DI CRESCITA
Nel carcinoma alla mammella la prognosi è peggiore se IGF-1 e PDGF (fattore di crescita di derivazione piastrinica) sono entrambi elevati.
Nel carcinoma ovarico è prognosi peggiore con IGF-1 libero.
Quando è elevato l'IGFBP-1 si riduce la biodisponibilità del IGF-1 e migliora la prognosi nel cancro del colon.
(continua...)

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