giovedì 21 giugno 2018

DAL PRIMO PENSIERO IN POI




Ecco, il mio primo pensiero al mattino è sempre lo stesso. E' arrivato un altro giorno. Anche stamani è stato così, con una sola variante. E' arrivato un altro mercoledì.
Velocemente il tempo precipita addosso, e per stargli dietro non resta che colmarne i vuoti, ore e  giornate vissute adesso in modo totalmente diverso.
Oggi a Panni, un altro piccolo paesino con qualche anima anziana e chiese simili a cappellette. Siamo venuti qui a ricreare i pensieri, e già entrare nella chiesa quasi all'ingresso del paese e restare qualche minuto in silenzio, ne crea le condizioni. Poi verso l'altura, dove è situato il rudere del castello, passando per il lungo viale, e dopo aver attraversato i vicoli a scale del borgo antico. Tutto molto suggestivo, come i numerosi balconi fioriti che ingannano, che danno l'illusione di trovarci in qualche località del Trentino.
Strategie di pensiero e illusioni ottiche per superare un momento, uno dei tanti, di particolare fragilità.
Un falso trompe l'oleil impone la sosta. E' in realtà un vecchio portone scolorito nel tempo, dal sole e dalle intemperie. Incastonato in una resistente parete di pietra, mistifica ed illude. Non vuole trascinare né coinvolgere più di tanto, è sufficiente che qualcuno si fermi a guardare e riflettere, per ritrovare scorci di serenità voluta a tutti i costi.
Il profumo delle ginestre e i raggi del sole a tratti, un silenzio che dà voce ai pensieri. Quello che ci vuole per compensare un inconsueto senso di disagio provato il giorno prima, quando ti sei sentito fuori luogo e tempo, con la Tua ovvia normalità e Mente e Cuore in lotta fra di loro. E la voglia di andare via in fretta anche col fiato corto.
Un piccolo cenno di speranza, qualcosa di consistente per alimentarla, una vita che si oppone e resiste alla durezza della situazione.

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