giovedì 28 giugno 2018

LA SPERANZA CONCRETA DEI SOPRAVVIVENTI (Prevenzione Nutrizionale) - seconda parte


Dopo un tumore il peso potrebbe non essere più quello di prima, tenderebbe a salire con grande difficoltà a smaltirlo. Ed è provato che il sovrappeso può portare a recidiva soprattutto per alcuni tumori (mammella, intestino, pancreas).
Per le operate di carcinoma mammario, per obesità di tipo maschile (aumento di circonferenza vita e fianchi) c'è possibilità di metastatizzare a distanza con difficoltà di remissione, mentre sarebbe sufficiente perdere 2 kg per veder diminuire il rischio di recidive.
Per i soggetti in normopeso con la pancia, invece il rischio resta alto. Infatti nei maschi la circonferenza-vita sarà accettabile se compresa tra 94-102, nelle femmine tra 80-88.
Per pazienti chirurgici o in chemioterapia, a volte è necessaria la nutrizione parenterale, ovvero endovena, che però non migliora la possibilità di sopravvivenza. Come pure la nutrizione enterale mediante sondino naso-gastrico, che però a differenza della precedente porta meno complicanze infettive.
E' bene che le persone venute fuori dal cancro svolgano regolare attività fisica. Secondo alcuni studi, infatti, gli adulti con pregressa esperienza di tumore al seno o al colon che si mantengono fisicamente attivi hanno una prognosi migliore.
Eccessivo consumo di latte e una dieta proteica favorisce il fattore di crescita tumorale IGF-1, a discapito dell' IGFBP-2 che normalmente regola la biodisponibilità del IGF-1.
Anche l'insulina è un fattore di crescita che promuove la disponibilità di altri, in particolare nelle donne incrementa quando non dovrebbe il livello degli ormoni sessuali.
Per tenere bassa l'insulina evitare cibi che fanno aumentare la glicemia, ovvero alimenti ad alto indice glicemico (zuccheri semplici e farine raffinate) ed alimenti ad alto contenuto di grassi animali.
(continua...)

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