mercoledì 25 maggio 2011

"Stavo pensando proprio a te... Chissà se oggi è venuta?!" "Oggi ti ho portato gli scaldatelli ( taralli pugliesi con vino, prima scaldati in acqua bollente salata e poi cotti in forno), Giovanna. Come va?" "Ma...io ti ringrazio troppo. Ieri poi li ho mangiati quei biscotti... mentre tornavo a casa. Erano buonissimi. Oggi pure gli scaldatelli! Mi piacciono assai. Come ti posso ringraziare?! Sei gentile. Non ce ne sono tante di persone come te. Quando stai male tanti ti scansano oppure se ne approfittano." Povera Giovanna, senza più fiducia nella vita e negli altri! Quando si era risvegliata dopo l'ultimo intervento aveva provato meraviglia per aver aperto di nuovo gli occhi, ci sperava quella volta che "Gesù Cristo si fosse ricordato di portarsela con sè". E aveva pianto. E ora mi ringraziava "troppo" che è ancor più che "tanto", perchè forse sente di non meritare quello che è invece un suo diritto, l'attenzione, l'affetto degli altri. Giovanna "è" non tanto per esserci, non per un caso, niente e nessuno sono un caso... tutto e tutti tasselli di un grande mosaico assemblato da un unico Artista. Ogni cosa ha un senso; si nasce, si cresce, ci si ammala anche e poi si muore e tutto ha un significato preciso. Quello che mi è successo non è un caso, soprattutto perchè ora la mia vita va in una direzione completamente diversa da prima ed io, sono sicura non ne sono l'unica artefice. Credevo di avere una personalità appena abbozzata, materia da plasmare, con l'avvento del tumore è iniziata per me una lenta evoluzione. Sono stata tanto aiutata, le persone che hanno collaborato per curarmi mi sono state vicine, ed anch'io dovrei come Giovanna "ringraziarle troppo", ma pur dovendo loro tanto, penso che come di marionette i nostri fili sono stati mossi da Qualcuno per un qualcosa che solo Lui conosce. E ci sta bene così.

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