lunedì 16 maggio 2011

E ce l'ho fatta! Finalmente sono riuscita a smontare la tenda in soggiorno, a lavarla... s'intende a mano nella vasca da bagno per timore di rovinarla, e addirittura a rimontarla stamattina con l'aiuto del compagno della mia vita, che questa volta è stato "compagno" a tutto tondo, perfetto. Per i più non sarà un granchè d'impresa, per me è stata un'altra piccola conquista, un'ulteriore tappa verso la completa autonomia. "Se vuoi te lo metto per iscritto e lo sottoscrivo: non puoi lavare vetri e smontare tende, rischi di vedere il braccio destro gonfio e poi... poi non lamentarti, sai?" Il dottor Antonio mi aveva avvertito qualche mese fa ed io ogni volta che entravo in quella stanza della mia casa pensavo, aspetto un altro po'... I mesi son passati e ieri non ce l'ho fatta più... ma sì, piano piano senza stancarmi...ci riuscirò: e così è stato ed ora sono contenta di averlo fatto, soddisfatta di quest'altra piccola cosa che ho dimostrato a me stessa, è una sciocchezza, lo so... ma che prova di determinazione per me è stata non si può credere: voler tornare a camminare a piccoli passi con le mie gambe.
E tornando indietro con i ricordi penso a quanta strada ho fatto, ad esempio... dal giorno del drenaggio rotto ad oggi, come ho imparato a fare scelte, a prendere decisioni senza ripensamenti, ad assumere delle responsabilità anche forti volendo soprattutto scaricarle da altri che, pur amandomi tanto non potevano e non dovevano fare ciò che spettava solo a me. Cominciava così il mese di luglio, ed ero da poco di nuovo a casa, frastornata, confusa, un tantino arrabbiata, disorientata, con la voglia di ricominciare, di continuare e... con la bustina del drenaggio rotta che perdeva e mi ricordava quali erano i miei innumerevoli limiti per il momento, ma solo "per quel momento".

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