lunedì 2 maggio 2011

Mi chiedo se le prove a cui ti sottopone la vita, le prove dure intendo, arrivino per testare la forza del carattere oppure per rafforzare lo stesso; certo è che una volta fuori, ne esci come uno straccio dopo un giro di centrifuga in lavatrice, strizzato, aggrinzito, malmesso. E per ritornare all'aspetto originario ce ne vuole; questo per lo straccio... per me, quell'ultimo giorno del mese di giugno, inizialmente fu così, quasi quasi avevo paura di lasciare l'ambiente ospedaliero comunque protettivo, dove mi sentivo al sicuro. Fuori mi aspettava la vita di tutti i giorni, quella normale ed io non mi sentivo tanto sicura di farcela; avevo timore di essere ancora troppo debole, il braccio lo muovevo abbastanza ma non potevo fare sforzi, sollevare pesi e in casa, si sa, non puoi "supervisionare" ogni movimento prima di farlo, però dovevo uscire prima o poi e o prima o poi sarebbe stata la stessa cosa. Qualche giorno avanti, già presa da questi dubbi avevo telefonato su al "quinto piano, quello più vicino al cielo", ai miei angeli custodi, mi aveva risposto Dora. "Dai Mary, non temere, andrà bene. Il più l'hai fatto. Senti... ti anticipo una cosa, non dovrei ma lo faccio lo stesso. Il test a cui ti abbiamo sottoposta per verificare la risposta del tuo organismo alla prossima terapia con i TAXANI, è risultato positivo al 100%; sai cosa vuol dire? La possibilità di un altro tumore al seno, stando così le cose, è pressochè nulla. Ti dico solo questo: il dottore ha esultato a questa notizia e te la voleva riservare quando fosse arrivato per te un momento buio, di abbattimento. Credo però che a te faccia bene saperlo adesso, prima di ricominciare a vivere, per prendere coraggio." Al momento mi avevano rassicurato quelle parole, Dora ci riesce sempre con un'energia ed un trasporto quasi contagiosi, poi quella mattina erano tornati i brutti pensieri... ma dovevo farcela, farcela ancora... dovevo continuare a...

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