giovedì 1 agosto 2019

LE EMOZIONI... SEMPRE QUELLE




La sera scende a portar quiete e riposo a pensieri e ricordi.
Un giorno non è uguale ad un altro, ed anche il carico emotivo elaborato con maggiore lentezza fa la differenza. La stagione delle ferie non c'entra, poiché anche d'inverno capita e pure spesso.
Confrontarsi con altre situazioni, inevitabilmente riporta in vita quel che è stato e si pensa archiviato. Tutto all'improvviso. Ma non è detto sia cosa negativa.
E' quasi una terapia che fa affiorare ove è possibile la sofferenza, anche quella che ha preso un solo istante, e poi la cura quale efficace medicina, con brividi già provati come unico effetto collaterale.
La condivisione di questo stato d'animo, timida all'inizio ma completamente libera alla fine, fa il resto e il miracolo si compie.
E' tutto superato e quel che era rimasto sepolto sotto la cenere di un dolore cocente, non esiste più, ne restano però le "immagini ingiallite", guardate a tratti quasi con nostalgia perché legate a particolari che furono conforto.
Oggi due pazienti erano all'ultima di questo loro percorso. Hanno voluto raccontarsi senza che io lo richiedessi. Tutto. Le minime emozioni, le più "stupide", come le ha definite una delle due. Ma Noi sappiamo bene che niente è stupido o insignificante quando si è temuto tanto, toccato il fondo e si ha la prepotente voglia di tornare a galla. Si apprezza ogni cosa, si reputa importante ogni "segno" di normalità. Il "ritorno" dei capelli, ad esempio, vedere anche in questo l'insegnamento a non andare contro la natura, ad accettarsi sempre. È bello il capello riccio o liscio solo perché è tuo, ti appartiene ed è speciale e unico come lo sei Tu.
E poi la gioia dell' "ultimo giorno" che si fa malinconia, perché intrisa di sbigottimento ed ansia, lacrime improvvise e delusioni, cose trascorse che non passeranno mai. Ma c'è la gratitudine verso l'uomo e verso Dio ad elevare il momento, quindi non si pensa più o lo si fa in modo diverso.
Così oggi ho ripercorso il mio vissuto, e nel confronto anche le emozioni. Le mie e le altrui... sempre quelle.

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