giovedì 8 agosto 2019

"SONO TORNATO SULLA TERRA"




Ogni volta prima di cominciare è spogliarsi del superfluo e vestire l'essenziale. È questo come l'abito della festa, delle occasioni importanti, quale è il momento che si approccia all'animo umano. Quindi sei prima "nessuno" e poi "ognuno", doverosa e semplice "presenza".
Lo sguardo preoccupato dell'infermiere e la postura china della persona accanto, che a stento tratteneva l'agitazione, facevano intuire che qualcosa non andasse come doveva. Per questo la mia collega ed io non siamo entrate subito nella stanza attigua allo spazio a Noi riservato. Ci sono però tornata alla fine, prima di andare via, dopo aver notato che la situazione era rientrata...
Come ti senti?
Sono tornato sulla terra.
E un sorriso ha disteso il volto dell'anziano paziente. 
Così, non chiedetemi come e perché, ho replicato...
Allora sei un Angelo!
L'ho detto d'impulso, forse ispirata da quello sguardo mite, e subito me ne sono pentita, ma Lui e pure Sua moglie, divertiti hanno mostrato aver gradito come "complimento" quello che per me era stato uno "scivolone".
Poi una lunga conversazione su "accidenti" comuni, condivisione e speranza di lunga vita, almeno... occhio e croce... vent'anni ancora.
Vieni a trovarci a Trani. Ci contiamo. Ad un Angelo non puoi dire di no.
Mi sono emozionata. Un'emozione semplice, una di quelle tante che mi fanno appassionare alle Persone. Per cui sono felice di continuare ad essere dove sono.

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