mercoledì 28 agosto 2019

NOTE DI SPECIALE NORMALITÀ




Consapevole di essere ripetitiva perché l'ho detto, scritto e persino "cantato" sottovoce, devo giusto aggiungere due parole... due (ahimè si fa per dire) prima di andare. Sono i miei soliti pensieri sull'intima soddisfazione di ciò che faccio perché... bontà Sua... ci sono ancora. Mi è stato fatto il dono di un'opportunità, oltre la rinascita l' "offerta speciale" di impiegarla al meglio.
Oggi un collega si è definito "volontario privilegiato" perché sempre ben compreso. In effetti lo è come lo siamo Tutti Noi che facciamo "servizio" nel Day Hospital Oncologico. Siamo privilegiati ma in quanto volontari nel luogo dove più che in altri si respirano sentimenti veri ed emozioni autentiche.
Si conversa senza filtri, pudici pur senza vergogna, sicuri di non essere mai fraintesi.
I pazienti sono tutto questo, e Noi con i Nostri limiti, attenti all'ascolto.
Schietta ogni risata... perché quando motivo c'è, si ride fino alle lacrime. Riservato l'accenno al pianto perché forza e dignità lo impongono. E poi ci sono i sorrisi, cercati con lo sguardo, donati con affetto sincero.
La moglie di un paziente sosteneva che tutti, medici e infermieri, lì dovrebbero essere sorridenti come i volontari. Beh, per i volontari è più semplice, hanno meno responsabilità a livello di assistenza, il loro compito è "solo" portare note di normalità a Chi vive un "evento straordinario", non propriamente anomalo in quanto "parentesi" di vita, che era meglio non ci fosse, ma in quanto è, conveniente aggiustarsene il percorso. Insomma... ho letto proprio stasera la definizione più giusta... siamo "portatori sani della realtà". Con qualche caramella, pochi colorati pensieri, senza enfasi né esagerazioni, semplicemente... Noi.

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