venerdì 16 agosto 2019

FERRAGOSTO "VINTAGE"


Se c'è una cosa sempre uguale a se stessa, è la consuetudine dei fuochi d'artificio la sera di Ferragosto non appena scocca la mezzanotte.
Sensazione fuorviante ma leggera, perché sembra di essere a Capodanno nell'altro emisfero.
Stasera botti e grancassa non finivano più, e mentre aspettavo di poter scrivere, la Mente andava indietro, tornava altrove. Non è comunque cosa nuova, perché accade spesso. Lo pensavo stamattina... ecco, ci risiamo... sono di nuovo "vintage". Il mio alter ego romantico e consolatorio.
Tanto per cominciare siamo al solito giro di boa di un'estenuante estate.
Giornata trascorsa come gli altri anni. Più o meno. Con qualche ansia di troppo e sempre meno voglia di uniformarsi alla consuetudine stagionale, partire per le ferie.
Ma non ci si può sentire in vacanza pure restando a casa propria? Come per altro, è tutto nella mente. Staccare la spina dalle abitudini e dedicarsi a ciò che piace. Così mi sono confezionata su misura un'estate non proprio come usanza richiede, ma piuttosto... classica. Simile a quella di un tempo, qualche gita senza esagerare, belle passeggiate al sole per fare il pieno di vitamina D, e tante letture per rigenerare mente e spirito, senza trascurare la mia adorata scrittura.
Tu sei così... non vai dietro le mode, sei tradizionale... diciamo pure classica.
Così mi definiscono, ed io confermo di essere "discretamente moderna".
L'ho pensata sempre alla stessa maniera e mi adeguavo ai tempi pur non tradendo mai me stessa. Appunto... seguivo l'epoca ma non il "branco", per questo... "discretamente moderna".
Ecco... il punto è questo, fare ciò che più m'aggrada...
Sono antica? Non credo, sono al pari delle perle al collo, sempre attuali. Classica? Certamente si.
Anzi, ripeto... vintage.
E ritornando alle vacanze, se proprio dovessi... forse le farei come una volta, al mare da pendolare, tintarella e bagno fatti in fretta per non perdere un minuto... la partita a tamburelli e il pranzo sulla sabbia con la frittata di spaghetti e la fetta d'anguria al ghiaccio. E a sera poi il dispiacere di tornare a casa in città e non poter vedere la luna riflettersi nel mare.
Un tempo era così e come ogni cosa si apprezzava e anche tanto, pure una vacanza "mordi e fuggi". Le condizioni economiche erano più o meno uguali per Tutti e i "benestanti" restavano bene dove stavano.
Ci si sentiva ricchi di niente, fortunati per una giornata al mare, con pochi soldi e tanta serenità.
E persino le spalle brucianti e la stanchezza a tarda sera conciliavano il sonno meglio di qualsiasi ninna nanna.

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