giovedì 22 novembre 2018

VERSO LA CONSOLAZIONE


Mercoledì, al solito trascorso fuori e non molto lontano. A distanza di una settimana siamo tornati a Deliceto per visitare un convento in mezzo al bosco, posizione suggestiva al primo sguardo.
C'era vento freddo e molte erano le persone che si avviavano verso "la Consolazione", questo il nome del convento.
- C'è qualche celebrazione particolare?
E la suora da Noi interpellata...
- Qui, oggi è gran festa. Una sorella prende i voti...
E in effetti tutto era approntato come per un matrimonio, e dalla porta principale i profumi del bosco venivano a mescolarsi con quelli interni provenienti dalla cucina. Una festa come si conviene va onorata in tutti i modi, e un buon pranzo è sempre tra quelli giusti.
La parentesi festosa però non mi ha distolto dal motivo per cui mi trovavo lì. Sentivo il bisogno di essere... consolata. Conforto dopo un dispiacere, forza e determinazione per andare avanti. Nello stesso tempo l'occasione specifica mi suggeriva le vocazioni dell'uomo, quelle "per tutta la vita" e le altre "durante la vita", quest'ultime incontrate quasi per caso, forse non considerate abbastanza ma che poi cambiano lo stesso l'esistenza. Essere volontari ad esempio, con fermezza e convinzione, voler mettersi in gioco anche a rischio di fallire e poi ricominciare.
Oggi cercavo la consolazione, e l'ho trovata girando pagina e affidando a Lui non solo me, perché guidi e illumini a rispondere sempre... si al compito per cui si è chiamati, senza presunzione e con l'umiltà che comprende e giustifica. Un senso di pace, la serenità ritrovata, queste le conquiste odierne mentre si completava il percorso lungo il sentiero nel bosco segnato dalle suggestive stazioni della Via Crucis fino al sepolcro.

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