martedì 27 novembre 2018

SAN LEOPOLDO MANDIC. UN SANTO TUTTO NOSTRO.


Non lo sapevi? Ora c'è davvero il santo protettore di Chi si ammala di tumore.
In effetti ero all'oscuro di questa cosa e venirne a conoscenza mi ha risollevato, dopo il buon Dio finalmente lassù ci sarebbe stato anche Lui per Noi, pazienti "particolari" a volte dimenticati o sicuramente poco considerati su questa terra. San Leopoldo Mandic, non lo avevo mai sentito nominare ed ora che la Cei aveva ufficializzato il riconoscimento era d'obbligo saperne di più.
Fra Leopoldo, morto di cancro, trascorse l'intera vita ad alleviare, con la preghiera, le sofferenze degli ammalati. Di lui si ricorda che per recarsi al capezzale di un malato lasciava anche il confessionale.
Riconosciuto santo in virtù della sua profezia ecumenica e per essere stato modello di riconciliazione, fra Leopoldo Mandic morì nel 1942 per un cancro all’esofago.
Per la Sua straordinaria attitudine e instancabilità l’assemblea della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha riconosciuto il cappuccino padovano come protettore di chi è colpito da un tumore. Un riconoscimento che è una vera carezza a sofferenti, familiari, medici e ricercatori, che ogni giorno pregano fra Leopoldo.
E' un segno che si aggiunge a una devozione già viva. "Abbiamo accolto con grande gioia la notizia", commenta il rettore del santuario a Padova, padre Flaviano Gusella, che recentemente ha anche annunciato l’ostensione permanente del corpo di san Leopoldo.
Fu un santo che accettò la sofferenza, non chiese di essere guarito ma fu esempio mirabile di accettazione della malattia.
Come ricorda il rettore del santuario padovano, la preghiera è anche per sostenere la ricerca, e per i medici e gli infermieri. "La fede è sicuramente un grande conforto sia per i malati che per gli operatori sanitari", gli fa eco la professoressa Vittorina Zagonel, direttore di Oncologia medica 1 dello Iov-Irccs di Padova.
"Tutti i giorni Noi operatori siamo in contatto con i nostri limiti e spesso ci troviamo a confidare per affidare i Nostri pazienti e il Nostro lavoro. Per noi è un conforto, come per i pazienti e i familiari. Tocchiamo con mano quotidianamente che le persone in situazioni critiche cercano aiuto spirituale in modelli di santi, soprattutto per chiedere di essere sostenuti nell’affrontare questi momenti".
La Fede, è sempre lei che dà un senso a ciò che capita, forza per affrontare e viverlo, serenità nel superarlo. Abbandonarsi tra le braccia protettive di Dio Padre, da oggi avere anche un santo cui affidarsi. Unica condizione, crederci incondizionatamente.

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