giovedì 29 novembre 2018

SENSIBILITA'. LA VIRTU' DIFFICILE.




A volte...Tu sei molto sensibile, altre... Tu sei troppo sensibile. Da sempre me lo sento ripetere, e in quel "molto" che in altri casi diventa un "troppo" c'è il nodo del problema, da cui si evince che essere sensibili è una grande responsabilità. Le persone sensibili spesso sono vittime di pregiudizi, pure se vero è che alcune ricerche hanno scoperto che suoni, emozioni e perfino la presenza degli altri sono percepiti da queste persone molto più intensamente della media.
Tutti siamo dotati di intelligenza emotiva, capacità di riconoscere e comprendere le emozioni in Noi e negli Altri ed abilità di utilizzare tale consapevolezza nell'agire e nelle relazioni. Le persone sensibili però non sono più o meno intelligenti emotivamente rispetto agli Altri.
Le persone estremamente sensibili vivono le cose in modo molto più intenso, non si limitano solo ad ascoltare le parole pronunciate dagli altri, ma colgono anche le sottigliezze nei gesti e nel tono della voce. Tuttavia, le emozioni forti non controllate possono avere conseguenze disastrose. Le persone molto sensibili possono sfruttare l'intelligenza emotiva a loro vantaggio solo dopo aver capito che sono dotate di estrema sensibilità. Questa consapevolezza fa sì che possano godere dei benefici della loro accresciuta sensibilità e, al tempo stesso, riconoscere e soffocare le tendenze negative.
TU SEI MOLTO SENSIBILE... e in effetti questo mi porta a riflettere in ogni situazione, ad analizzarla prima di agire, perché mai vorrei arrecare danno ad alcuno, visto che mi pongo sempre nei panni di Chi è dall'altra parte. Della serie, non fare quello che non vorresti fosse fatto a te. 
Sono attenta ai dettagli ed ho cura dei sentimenti, mi accorgo di ogni piccolo particolare e lo ricordo a distanza di tempo non per rimuginare ma consentire attenuanti. Ché poi... Chi non sbaglia mai?
TU SEI TROPPO SENSIBILE... e per questo data la mia inclinazione a scavare in profondità sotto la superficie, tendo a rimandare le decisioni. Nella mia testa non posso fare a meno di passare in rassegna tutti gli esiti possibili, pagandone le spese in termini di tempo. Quando finalmente arrivo ad una decisione, che si rivela essere infelice, la prendo molto male, per cui si rallenta ulteriormente il processo decisionale, perché la paura di fare pessime scelte è parte integrante della condizione che mi frena fin dall'inizio.
Mi piego ai sentimenti, e devo pensare a lungo prima di riuscire ad incanalarli verso l'atteggiamento che desidero mantenere.
Sono sensibile alle critiche, all'inizio ci soffro anche un po' ma poi la tendenza a pensare molto alle cose ed esplorarle nel profondo, mi aiuta ad apportare i cambiamenti più appropriati. 
La capacità di tener conto dei sentimenti altrui mi fa stare bene nell'ambito di gruppo, mi piace offrire stimoli ma ho sempre un timore reverenziale per cui mai prenderei una decisione risolutiva. 
La consapevolezza estrema delle emozioni altrui mi fa molto accorta. Presto attenzione agli effetti che il mio comportamento può avere sugli altri, e lo mostro in modo molto educato. Così la maleducazione altrui mi infastidisce particolarmente.
Adoro circondarmi di silenzio, per concentrarmi e pensare, ed è questo il motivo principale per cui scrivo di notte, quando è accesa l'unica luce sulla scrivania e resto sola con me stessa. Ma come tante cose della vita, essere una persona sensibile è sia una fortuna che una condanna, ed è difficile da gestire soprattutto quando non ci si sente pienamente compresi.

Nessun commento:

Posta un commento