venerdì 2 novembre 2018

RESILIENZA IN ALIMENTAZIONE (prima parte)


E' nota la definizione di "resilienza". Capacità di resistere alle pressioni, opporsi agli eventi in modo positivo. E' termine che deriva dalla fisica dei metalli, e trasposto in psicologia è della serie... mi spezzo ma non mi piego.
In alimentazione una dieta sana diventa fattore di resilienza, e resilienza è pure capacità di resistere alla tentazione degli stravizi per mantenere un corretto stile alimentare.
Per avere successo nel programma non è sufficiente la forza di volontà, ma è necessario impegnarsi per modificare in modo duraturo il proprio stile di vita. E ancora la mente ha un ruolo fondamentale.
Fatti esterni (abbandono, licenziamento, offese) alimentano pensieri negativi che comportano effetti emotivi devastanti (depressione, ansia, rabbia). Se a quegli eventi si oppongono pensieri raziocinanti, non ci sarà spazio per la negatività che sarà soppiantata invece dalla serenità. Importante poi coltivarla perché sia stabile e duratura.
Consideriamo il Nostro cervello, sede dei pensieri raziocinanti e positivi, e in particolare le funzioni ben distinte dei due emisferi. Nel sinistro sono il pensiero analitico, la logica, la scienza e la matematica... quindi l' "Usabilità". Nel destro, il benessere, l'intuizione, la creatività, l'arte e la musica... quindi il "Creativo". Usabilità e Creativo fanno da supporto alla resilienza.
(continua)

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