sabato 24 novembre 2018

LA "NON COMPRENSIONE"


Si avvicina il 25 Novembre, giornata in cui vengono ricordate tutte le donne vittime della violenza maschile. I femminicidi non si contano e le cause sono aberranti anche in seno alla famiglia stessa, una vera piaga sociale che trasferita su altro piano e a diversi livelli rischia di diventare luogo comune. Così si assiste ad una diffusione di tipo virale sui social, frasi fatte e poco sentite che intendono far passare l'immagine di una donna di altri tempi che stentatamente si integra nella realtà di oggi. La Donna è ben altro, vero è che necessita di cure e sentimenti palesati, ma in mancanza sa farsene una ragione, perché è un po' più su rispetto al Suo compagno. Comprende tutto di sé, i chiaroscuri del proprio animo e quando gli ormoni glelo consentono, comprende anche la visione coi paraocchi di Chi le dice di amarla.
Capirsi per capire insomma, una dote tutta al femminile, indice di grande sensibilità che non esclude completamente il sesso maschile, ché quando un uomo ce l'ha diventa un gran poeta, secondo Alda Merini. Peccato che non siano così tutti gli uomini, e perciò sarà necessario in un certo senso accontentarsi, non pretendere per non essere coperte da pretese, tipico atteggiamento maschile del "do ut des".
Comunque fin qui tutto normale o quasi, ma che dire di quelle unioni che si trascinano spente senza mai essersi accese? In questo caso è violenza di tipo masochistico, ognuno fa per primo violenza a se stesso e di conseguenza anche all'altro privandolo di amore sincero. E anche le donne, quando ci si mettono, si avvalgono di metodica diversa, ma sono capaci di violenza inaudita, sottile e logorante. Femmine e maschi dunque, violenti uguale se giudicano, non accettano e condannano.
Tante sono le forme di violenza... fisica, psicologica.... fisica e psicologica insieme, e di risposta una "strana rassegnazione".
E a tal proposito ricordo una delle "antiche amiche" conosciuta in ospedale ai tempi del primo intervento. Con un candore disarmante, addirittura sorridendo "confessava" o forse sarebbe meglio dire "affermava" quasi con vanto di aver sempre preso botte dal marito, anche... parole sue... "con la pancia avanti". E alla vista del nostro ostentato stupore, aggiungeva... "però m'ha voluto sempre bene!"

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