domenica 14 ottobre 2018

UN SABATO DA "RILEGGERE"


Sai quando ti prende un pensiero, un'idea e non riesci a tornare indietro perché non puoi?
Questo è stato un sabato trascorso volutamente in maniera diversa. Di solito mi dedico alla casa, faccende e spesa, questo mette pace con me stessa, tacitando gli scrupoli che ogni tanto si fanno sentire, perché sempre facile non è l'armonia tra ciò che sono e quel che ero, ma oggi... no.
Qualche giorno fa ho sentito che dovevo dare un po' di più, lasciar andare quella parte di me ancora pignola, legata agli affanni quotidiani, e vivere un momento intimo che fosse non solo mio, come dire... da me agli Altri.
Ho pensato... perché sabato non andiamo a San Giovanni Rotondo? Ti va di andarci insieme...?
Mio marito mi ha guardato stranito, ormai è abituato al "giorno comandato" e sa benissimo che per me il sabato è sacro al contrario, comunque pur incredulo, ha acconsentito...
Ok, ma che intenzione hai...?
Sono credente, cattolica e praticante ma non in forma, come afferma lui, "ossessiva", amo pregare non a schema fisso, più che "formule" le mie preghiere sono invocazioni e lodi simili a conversazioni.
D'altra parte se Dio è Padre, accetterà pure qualche mia carenza, almeno spero, e poi sa che in Lui confido, a Lui mi affido, e di Lui mi fido incondizionatamente.
In questa forma quindi amo pregare spesso e ovunque, avrei potuto anche oggi, ma per pensiero o idea o impulso ho voluto sacrificare quella sorta di "fisima" residua per dare maggior spazio alla "parte buona" di me, che a sé non pensa e dedica mente e Cuore agli Altri. Le ansie e i sorrisi, il tempo e le preghiere, l'interpretazione dei "segni" della Natura, somma espressione del Creato. Quando nei cipressi noto la forza e la resistenza, e delle onde del mare ascolto la voce e ne percepisco la resilienza.

Nessun commento:

Posta un commento