martedì 16 ottobre 2018

NON POTEVA ESSERE ALTRIMENTI


Quel che eri, continui ad essere... non si cambia ma ci si adatta al cambiamento.
Piccoli e grandi traumi che segnano l'esistenza, dalle relazioni personali agli eventi, quelli seri che stravolgono la normalità e la rendono speciale.
Cadere e rialzarsi, cercando di non spaccarsi la testa del tutto. E metafora a parte, non arrendersi e risorgere dalle ceneri.
So adattarmi, lo ripeto... e alla fine la "situazione adattata" finisce pure per piacermi.
E' vero, fu così quando mi ammalai. Accettai, sia pure con difficoltà, mi adattai... ne feci una risorsa, che ancora non è esaurita. Il Cambiamento diventò Forza.
Così da "annoiata metodica" avviata alla cronicità, presi a fare cose nuove ogni giorno per trovare energia e spirito giusto a favore della forza interiore, necessaria a superare gli eventi. Perché in fondo a volte basta quel poco che sembra difficile da mettere in pratica, e invece è semplice come un sorriso all'improvviso che ti cambia la giornata.
Il buono che alla fine, se lo si cerca, c'è sempre. Il segreto?
Il buono veicola attraverso i Nostri gesti, per giungere poi all'Animo, e dall'Animo all'Altro che è accanto.
I piccoli cambiamenti soprattutto fanno star bene perché non sono tali da destabilizzare situazioni preesistenti, magari le migliorano solo, o... se anche le peggiorano... si fa sempre in tempo a tornare indietro. Io questo non lo faccio mai, avanzo nel cambiamento perchè curiosa nell'aspettativa di ciò che sarà, e fiduciosa nelle mie risorse, prima di tutte la capacità di vedermi diversa e piacermi. Ché se mi piaccio io, per Chi mi incontrerà sarà anche meglio.
I miei capelli, ad esempio...
Ma finalmente... stai benissimo con questo colore. Chi è il tuo parrucchiere?
Fu la Vita un giorno, sai... e guarda un po'... per un "suo" colpo di testa. Da allora non volli più cambiare, perché scoprii di piacermi così tanto che non poteva essere altrimenti.

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