lunedì 1 ottobre 2018

UN UNICO PROFILO




Premessa che è sintesi dei pensieri di stasera. Negli ultimi otto anni ho conosciuto "Persone", così come ho scritto, con la maiuscola. Considerate da parte mia, Anima e Mente e poi nel fisico, nel preciso ordine in cui ho scritto.
Nel volto l'espressione delle emozioni e dei pensieri, che restano l'essenziale quando il corpo debilitato delude. Ho sempre notato tale particolarità, anche quando ero dall'altra parte, e devo dire che è stata la mia prima ragione di forza e speranza. Pensavo, qualora non fossi stata più, almeno sarebbe sopravvissuto tutto il resto, e allora ho cominciato a "coltivarlo" il resto, che per bontà divina ha potuto fruttare interessi di tutto riguardo, e se la salute sarà propizia diventerà pure una buona eredità. Un esempio di speranza, coraggio a ricarica continua, serenità che non cede di fronte alle piccole e grandi difficoltà.
Tranquilli, non intendo parlare di me, solo un cenno perché sarei una delle poche o tante persone, comunemente definite "contatti", che ad un certo punto non rispondono più a telefonate, messaggi e comunicazioni varie. Di loro alla fine rimane un numero telefonico e il profilo di una sagoma vuota. Al numero risponderà dopo un certo tempo una voce preimpostata... numero inesistente, o altra sconosciuta. Dopo la sagoma vuota, alcun messaggio e la mestizia di Chi vorrebbe sapere e non sa, oppure è al corrente di ciò che è, rilegge il passato, e ricorda.
Come è capitato a me. All'improvviso, quella foto rimasta lì per quattro mesi, oggi non c'era più. Solo una sagoma vuota vicino ad un numero imparato quasi a memoria.
La vita va avanti, e posso ben capire che un telefono in un cassetto serve a ben poco, però è difficile restare indifferente quando scorrendo i numeri in rubrica, trovi nome, numero e messaggi fino a quel giorno, e poi un profilo vuoto, o sarebbe meglio dire, svuotato di emozioni e pensieri, tanti, di dolore ma pure di brevi momenti di gioia.
Oggi ho vissuto tutto questo, ed è stato il vuoto dentro.

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