mercoledì 25 luglio 2012

Questo pomeriggio sono riuscita a vincere la pigrizia che negli ultimi tempi mi prende sempre più spesso forse a causa degli eventi e dei pensieri prepotenti che mi limitano le energie.
Però oggi ce l'ho fatta... magari non era proprio il giorno giusto perchè era un po' fresco e pioveva... ma ce l'ho fatta. 
Ed è stato un bene.
Se non lo si vive di persona non si può credere quanto sia rigenerante un "ricordo", ma di quelli proprio remoti, "antichi" per intenderci... che tornano alla mente suscitati da un profumo, un colore o, come oggi per me... dalla pioggia.
"Meno male che stiamo in città con questo tempo... ma ci pensi, com'è triste la pioggia al mare... poi in piena estate?!"
Aveva ragione l'Amore della mia Vita... veder piovere in vacanza al mare mette una gran malinconia. Un temporale violento ma passeggero può anche starci, ma quella pioggerella che a tratti si fa più intensa e fitta, poi rallenta e di nuovo si rinforza, a lungo e per giorni, proprio no...  non si può reggere.
A meno che... a meno che non si vede la cosa con occhi diversi, si vive la condizione con lo spirito giusto.
"Hai ragione..." ho replicato, guardando il movimento ritmico ed alienante del tergicristallo sul parabrezza, "... mi viene ora in mente un'estate di tanti anni fa..."
Più di quarant'anni... era l'agosto del 1971.
Come sempre eravamo al mare... tutti al completo, un tempo s'usava così... la famiglia riunita come si fosse a Natale, con noi c'era anche la nonna materna, ma nel caso specifico non era novità dal momento che da sempre viveva nella nostra casa. Ed era appunto la nonna che curava l'"organizzazione" della vacanza, dai bagagli alle provviste, indispensabili se non si voleva pagare a prezzo maggiorato i generi di prima necessità, e non dimenticava neppure la saliera colma fino all'orlo, il pepe e il peperoncino... lo zucchero e il caffè.
Al momento della partenza s'impiegava più tempo per muoversi che non per arrivare, così che all'arrivo si sentiva ancora la necessità di riposare prima di svuotare l'auto e sistemarsi nell'alloggio.
Quell'anno con noi non c'era solo Pucci, la nostra cagnolina ma anche un pulcino in fase di sviluppo, sulla buona strada per diventare un galletto... era tutto magro e scattante... non proprio in penne ma già con una bella e piccola cresta sulla  testolina. L'avevamo comperato in maggio alla fiera annuale... come altre volte era successo si pensava che non avrebbe vissuto a lungo, e invece non solo era sopravvissuto ma mostrava di tenerci alla sua "piccola vita" a giudicare dai piattini colmi di spaghetti che divorava.
Il suo nome era Piopì. Quando non lo si trovava, la nonna lo chiamava... Piopì, ed ecco che sbucava da qualche angolo, muovendo il capo da un lato all'altro, forse in cerca dei suoi spaghetti.
Così... quell'anno c'eravamo proprio Tutti... quelli di sempre ed anche qualcuno in più.
E quell'estate fu la più piovosa che io ricordi. Abitavamo in cima ad una salita che dopo una settimana franò e per fortuna che c'erano le provviste di nonna Maria, altrimenti...
 E per fortuna che c'erano le riviste e i giochi di enigmistica di mio padre, sennò...
 E per fortuna che poi c'era la mia mamma che non perdeva mai il buon umore e aveva sempre tante storie da raccontare...
Insomma fu un'estate così e prima che finisse il periodo stabilito, e quando la frana un po' arginata fu.... tornammo a casa.
Fa niente però... fu solo un'estate senza sole.

18 commenti:

  1. Le mamme ci danno sempre la forza giusta per affrontare anche le situazioni più difficili. Un abbraccio Mary!

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    1. La mia poi, Simo cara... era una "roccia" a cui aggrapparsi sempre. Mi manca tanto la Sua forza.
      Con affetto,
      Mary

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  2. Fu una bella estate!!!Mi hai fatto tornare indietro nel tempo ancora una volta quando anche io passavo le mie vacanze con tutti i miei cuginetti perchè proprio come hai scritto tu si partiva tutte assieme la mia mamma con le sue due sorelle.Tutti assieme.però non avevamo Piopì......
    Un abbraccio forte per una buona giornata amica mia e un bacio

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    1. Però eravate in tanti e sempre in allegria.
      Erano altri tempi... bastava poco per sentirsi contenti e non lamentarsi mai. Anche se mancavano "amici" come il mio... Piopì.
      Un abbraccione,
      Mary

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  3. Ciao Mary,questa mattina leggendo il tuo post mi ha assalito la nostalgia con un misto di malinconia,quel certo non so che....
    Nel tuo racconto mi sono rivista bambina,tutto uguale,il mare,la nonna,il parentado.....ricordo quando con i cuginetti facevamo il bagno e poi d'improvviso pioveva,ma noi continuavamo a tuffarci contro le onde,a pensarci adesso eravamo anche un pò incoscienti....ma felici.
    Ti auguro una buona giornata,
    baci,Letizia.

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    1. Hai provato, Letizia cara la mia stessa sensazione, quando ieri ho visto la pioggia. Spesso i ricordi tornano perchè stimolati da una situazione che si vive nel presente, ed è normale una "malinconica nostalgia". Si vorrebbe poter tornare indietro per rivivere quei magici momenti, ma non si può... e poi, a pensarci bene non sarebbe nemmeno lo stesso. L'esperienze, gli affanni cambiano l'animo... si cresce, si matura e niente è uguale al passato, nemmeno l'emozioni.
      Un bacio grande.
      Mary

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  4. Ciao Mary, che voglia di tornare indietro, quelle estati al mare con tutta la famiglia, quei viaggi interminabili dal Piemonte verso il Sud, l'autostrada del sole allora tragicamente deserta e quella volta che mia mamma si è messa a piangere perchè "non sapeva se saremmo riusciti ad uscirne" ma riesci ad immaginartela l'autostrada del sole deserta, senza Autogrill e con solo qualche pompa di benzina ancore mezza in costruzione! Quando partivamo per questo "viaggio avventura" verso il mare tutto il paese ci salutava quasi la nostra destinazione fosse la Luna...che nostalgia! Scusami se in questi ultimi giorni sono un po' assenti, ma abbiamo la mia figliocci in casa e io e mio marito cerchiamo di portarla fuori e di farla divertire un po' quindi il mio tempo si è un po' ridotto. Un abbraccio.
    Antonella

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    1. Bei ricordi anche i Tuoi, cara Antonella.
      La nostalgia che ne deriva è un misto di dolcezza e rimpianto, comunque una ricchezza tutta personale che attenua il sentir vago del Tempo che passa. In altri termini, "ricordare" fa sentire meno vecchi. Può sembrare strano ma è da rifletterci.
      Antonella cara, T'abbraccio forte e non temere... sei scusata.
      Non è la frequenza dei commenti ciò che conta, bensì l'essere presente "qualche volta" nei Tuoi pensieri.
      Un abbraccio,
      Mary

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  5. Cara Mary ci sono estati fatti con molto caldo e purtroppo non amato da tutti, a essere sincero questo estate io lo amo molto, per prima cosa avendo una gamba immobilizzata chiusa in un speciale stivale dovo non pernde aria mi è meno pesante se il clima e meno caldo.
    So che tutti non sono d'accordo ma io la penso cosi.
    Buona giornata cara amica.
    Tomaso

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    1. L'ideale per Tutti, caro Tomaso sarebbe un'estate di bel tempo e caldo moderato. Ma non è data a Noi la scelta, allora è meglio adattarsi e cercare di sopportare i disagi qualunque essi siano.
      A Te giunga un augurio sincero di rapida guarigione e che dire?!
      Sempre "in gamba", Amico mio!
      Mary

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  6. Sono stata in vacanza due volte con i nonni materni. I miei non si muovevano di casa, perchè con noi abitava la nonna paterna, che non poteva essere lasciata sola... Sono usciti di casa solo quella mattina maledetta... Cara Mary, aiutami a ricordare... Grazie. Un abbraccio.

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    1. Amica mia del Cuore... vedi!? Lo stai facendo già, da sola... un passo alla volta. Continua con coraggio e fiducia... ci riuscirai!
      E quando sarai stanca, riposa... Non c'è fretta quando si vuole recuperare se stessi.
      Un abbraccio immenso solo per Te, dolcissima Amica.
      Mary

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  7. Che dolci ricordi...che struggente malinconia ...essere tutti insieme dava forza e coraggio,oggi la solitudine fa un po paura..è davvero cambiato tanto ...oggi i nonni invece di portarli in vacanza si lasciano con le badanti e meno distrurbano meglio è....Grazie Mary che coi tuoi racconti ci aiuti a non perdere la dolcezza del tempo che fu....
    Con affetto ti abbraccio stretta.

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    1. Forse è per questo, Amica mia che Tutto non va come dovrebbe.
      Il non aver cura dei sentimenti e degli affetti porta inevitabilmente all'aridità dell'animo. E alla fine che cosa resta? Magari affannarsi e litigare per un'"eredità mancata", incuranti del fatto che prima o poi si dovrà lasciare senza che ad essa sia neanche legato un buon ricordo.
      T'abbraccio cara Anto, con lo stesso affetto del "tempo che fu".
      Mary

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  8. Noi il mare l'abbiamo vicino, quello "mondano" della Versilia, quello "al naturale" del Parco nel nostro territorio, ma non mi è mai interessato molto. I miei avevano un negozio ed io ero ospite, coccolatissima ,di parenti e amici, ma non vedevo l'ora di godermi la villeggiatura dalla nonna, in collina, solitaria e con il bosco dietro casa. Lì sì che me li gustavo i temporali estivi!, Grazie, Mary, per riportarci insieme ai tuoi, i nostri ricordi.

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    1. Ed è bello condividere e rivivere i propri ricordi insieme... ci si trova sempre qualcosa in comune e quello che c'è di diverso diventa altra ricchezza.
      GRAZIE anche a Te, fata confetto... per il commento ma soprattutto per l'attenzione che mi dedichi.
      Mary

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  9. Che belli i tuoi ricordi. Da bambina andavo al mare con i miei cugini,(adulti). Era bello che mi portassero con loro, altrimenti sarei stata sempre al paese in campagna, ma, soprattutto verso sera, provavo un grande struggimento. Avrei voluto condividere quelle belle giornate con i miei genitori che erano a casa a lavorare! Mi piaceva stare al mare, ma non vedevo l'ora di tornare!

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  10. Ciao, Viola!
    Era bello essere al mare però... hai ragione mia cara, la "sera" già di per sè porta un che di struggimento, poi lontano da casa, dagli affetti di sempre... è più che normale, succedeva anche a me.
    Comunque la gioia come lo struggimento, il divertimento e l'ansia del ritorno fanno parte dei ricordi, di quel bagaglio che ci portiamo dentro e non ci lascia mai.
    Un grande abbraccio,
    Mary

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