martedì 24 luglio 2012

L'avevo conservata ... perchè fosse un ricordo. Ed invece stasera l'ho mangiata quell'ultima caramella nel secchiello di latta, avevo bisogno di qualche grammo di dolcezza... ora, nell'immediato... inutile rimandarla ad un domani, al futuro.
Il secchiello colmo di caramelle alla frutta era stato un regalo di Valeria, me l'aveva portato di ritorno da Parigi solo due mesi fa. Era passata di qui prima di ritornare là dove ora abita... prima di tornare a lavorare. Almeno così sperava, ma così non è stato... e adesso vive tale condizione come grande dolore. Ha tanta amarezza  perchè delusa, sfiduciata ed insoddisfatta... ed io con Lei... tanto, anche se non immagina quanto, perchè non sa... perchè non può.
Mi ci voleva quella caramella al lampone, almeno all'apparenza un po' di dolcezza m'è rimasta... in bocca.
Potesse bastare!
E' il "dolore" cosa assai strana, qualunque sia la sua natura, diversa è la percezione per ognuno ed anche il modo di reagire ad esso. Mi si perdoni il bisticcio e la contraddizione, ma è una "variabile costante" della vita e l'uomo più volte si trova a pagarne il conto a volte anche salato. Ma tant'è... esiste e conviene farsene una ragione, affrontarlo elaborarlo superarlo, per continuare a... Vivere, per essere sempre pronti a ritrovarselo davanti. Altrimenti come si fa? Si può sempre piangere... odiare il Passato che te l'ha dato... temere il Futuro che potrebbe "donartelo" ancora? Così non si vive... è cosa contro natura, e per Chi crede contraria pure al disegno divino che vuole Tutti "semplicemente" felici... sia pur passando attraverso il dolore.
A questo punto mi sembra già di sentire qualche voce replicare... son tutte chiacchiere, vuota retorica.  Non nego che così potrebbe sembrare, magari un po' la forma e qualche termine, ma... ma la sostanza c'è.
Se siamo sempre pronti a parlare della "Gioia" e ad accettarla perchè non essere... non dico predisposti, ma pronti ad "accogliere" un qualcosa di naturale come il "Dolore"? Tanto poi passa... come passa pure la gioia, sono entrambi momenti della Vita... che poi, passa anch'essa. E che passi pure... senza fretta nè inganni, con la piena consapevolezza e la forza che da essa viene... passi pure.
La cosa più importante alla fine è che non passiamo NOI su questa terra come meteore impazzite o silenziose senza lasciare il segno.

13 commenti:

  1. Che bello quell'Angelo di Rosso Fiorentino! Per me fa anch'esso parte delle gioie che la vita ci offre.... Hai ragione mia cara Mary: tutto passa nella vita, le gioie e i dolori di cui essa è fatta ... Passano , così come noi passiamo.... Noi, si fa il possibile di lasciare un qualcosa di nostro, come il pittore di cui sopra ha lasciato quell'Angelo che a lui ci riporta! Speriamo di lasciare un segno , specialmente nel cuore dei nostri figli.
    Ancora il mio abbraccio e la mia buonanotte

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    1. Tutto passa, mia cara Paoletta... ma ciò che non deve passare è la Nostra capacità d'adattamento alla Vita che va. A volte arrancando... con poca o tanta sicurezza seguiamo il passo senza mai favorire lo scoramento e la sfiducia.
      E' la Vita che va... non dobbiamo mai scordarlo.
      Un immenso abbraccio,
      Mary

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  2. Davvero dovremmo essere piu'accomodanti col dolore e accettarlo con piu'naturalezza ,ma il dolore ,la delusione che vediamo negli occhi dei nostri figli ...non saremo mai pronti o perlomeno sarà difficile,perchè non siamo programmati per la loro sofferenza e vedere il dolore nei loro occhi è come sentirlo amplificato 100 volte nel nostro cuore....
    Un abbraccio caro!!

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    1. Hai ragione, Anto... vorremmo caricarci di tutte le sofferenze e problematiche del mondo piuttosto che scorgere l'ombra della sconfitta nello sguardo dei Nostri figli.
      Ma che fare? Fino ad un certo punto possiamo proteggerli, evitare Loro l'erta salita... la Vita è uguale per Tutti e deve procedere per gradi e con i vari passaggi(gioia-dolore, sconfitta e vittoria).
      Da lontano staremo a guardare ma non abbastanza da lesinare la stretta di un abbraccio.
      Un bacio con tantissimo affetto,
      Mary

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  3. Stupendo il Rosso Fiorentino è uno dei miei angeli preferiti! Il dolore, ne abbiamo parlato a lungo sul mio blog proprio la scorsa settimana, di quanto il dolore riesce a generare nell'arte, nella musica, nella letteratura e di quanto si possa gustare la felicità proprio perchè c'è stato il dolore. Comunque fa parte della nostra vita e come tale va accettato, è un passaggio, una prova se ne esce indubbiamente rafforzati, quasi come persone nuove, sicuramente ci matura, ci fa crescere, ci dà una consapevolezza nuova di quanto sono importanti e quanto vanno ben custoditi i momenti di felicità. Ciao, Mary, a presto.
    Antonella

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    1. Il "Dolore" fa crescere, maturare... non sono certo chiacchiere, cara Antonella.
      E' una consapevolezza non di recente acquisizione, perchè la sofferenza è nata con l'Uomo che da subito ha compreso che per poter vivere doveva imparare a gestirla. E col tempo l'ha fatto così bene da ricavarne ricchezza per sè e per gli Altri.
      In questo modo ha dato un senso al Dolore.
      Un abbraccio grande,
      Mary

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  4. Cara Mary eccomi anche oggi, voglio augurarti che il dolore si possa sempre controllare e sopportare, di qualsiasi genere sia.
    Buona giornata cara amica, un forte abbraccio.
    Tomaso

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    1. GRAZIE per l'augurio, Amico caro. Spero che sia così e che dal dolore, qualora ci fosse io possa trarne sempre almeno una briciola di bene.
      Un caro saluto,
      Mary

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  5. Questo racconto, mi ricorda qualcosa... ma non voglio dire di più; un semplice GRAZIE Amica del Cuore. Un grande abbraccio e a presto.

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    1. GRAZIE a TE, Amica "mia" del Cuore... perchè sai donare tanto con la semplicità del Tuo "essere", sofferenza compresa.
      A prestissimo, con tanta dolcezza... solo per TE.
      Mary

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  6. Un grande abbraccio Mary.. Riesci sempre a incollarmi davanti allo schermo.. Buona serata*

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    1. Ciao, piccolina e GRAZIE per non annoiarti mai per ciò che scrivo.
      Un bacione,
      Mary

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  7. L'immagine tratta dal web rappresentante l'Angelo di Rosso Fiorentino, da me pubblicata è stata rimossa.
    Chiedo scusa per questa "appropriazione indebita" che non ritenevo tale in quanto capolavoro noto, la cui bellezza credo sia patrimonio comune.
    La mia scelta è stata dettata dall'aver colto in questa immagine un grande potere consolatorio che trattando di "dolore" in questo post poteva esserci. E'chiaro che sbagliavo riguardo a questo o ad altro motivo.
    Rinnovando le mie scuse... conservo in me la bellezza dell'opera e il suo intrinseco significato.

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