domenica 15 gennaio 2023

LA VITA E OLTRE (n.28) (Angeli [in]consapevoli)

A breve ci sarà il primo incontro di formazione per volontari sereni e rasserenanti. Definizione che è già tutto un programma perché rappresenta in sintesi come devono essere dei volontari consapevoli, che non si improvvisano, tengono a formarsi, e poi si confrontano per primi con se stessi. Ove sono carenti, si impegnano a colmare. Quando cadono in errore, si correggono senza "fustigarsi", per poi riprendere con serenità. Serenità... la prima "dote" da trasmettere, perché è quella che si contrappone silente e benefica a Dolore e Sofferenza. Il Dolore, fisico, acuto e dalla sensazione immediata. La Sofferenza, che coinvolge anche l'animo e si prolunga nel tempo. Il Dolore è un linguaggio, un codice affettivo, che comunica e necessita di risposte che apportino sollievo. I volontari devono imparare ad interpretare tale linguaggio per diventare strumenti di sostegno. Un supporto a Chi chiede aiuto senza esprimerlo a parole. Dovranno essere sempre se stessi, ma pure intuitivi, accorti nella scelta delle parole, e soprattutto empatici. Quindi cercheranno di guardare le cose dal punto di vista di Chi hanno di fronte. Eviteranno un atteggiamento indifferente o distaccato, impersonale, freddo. Ma anche quello ispirato al pietismo. Essere vicino ad un paziente che ha un iter di malattia con un'evoluzione spesso negativa comporta il crearsi e l'accumularsi di tensioni emotive molto intense. I pazienti tenderanno a proiettare su chi lo assiste la propria angoscia di morte che deve essere rielaborata per poter tornare alla malattia in maniera positiva. Da solo probabilmente un volontario non riuscirà, sarà necessario sapere a Chi rivolgersi nei momenti inevitabili di disorientamento. Nulla è scontato, nemmeno per Noi veterani, anche se qualcuno... bontà sua... ci chiama "angeli". Vero è però che ognuno può essere l'Angelo di Chi è accanto in qualsiasi momento. Un po' di ascolto ed attenzione al bisogno, la consapevolezza di non essere solo per se stessi e poi... la gioia proprio di "esserci". Noi tutti quindi, angeli per caso, ma se volontari anche consapevoli.

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