venerdì 27 gennaio 2023

LA VITA E OLTRE (n.40) (La memoria è cosa viva)

I miei pensieri stasera girano intorno. Intorno alle tante storie ascoltate, ad altre di cui sono spettatrice... intorno alla mia età. E naturale pare una domanda. Che cosa si può temere di più da qua a... (esagerando e per assurdo) cent'anni? Rispondo per me, e tolgo molti dall'imbarazzo... io temo di essere dimenticata, come non fossi mai stata, nel bene e nel male... cancellata. Giuro, durante la malattia questo pensiero mi dava il maggior dolore, mi sfiancava quasi e mentre sentivo di cedere, uno spirito di ribellione e rivalsa mi rimetteva in piedi, come un colpo di reni all'improvviso. Avevo ancora tanto da fare, da donare ma il tempo non poteva essere interamente mio. Decisi di fermarlo mettendo nero su bianco. Commentai ogni giorno di timore ma pure i giorni di speranza. Col tempo rileggendo rammentai le emozioni e guarii nell'anima. Oggi rimembro ogni cosa, essere caduta più volte e aver avuto la forte voglia di rialzarmi, aver visto tanto lontano il traguardo e poi averlo raggiunto. Un'autentica celebrazione. Quel traguardo la consapevolezza me lo pone sempre, ogni volta, comunque sia, comunque vada. Del resto si accettano le cose così come sono, si vivono come momenti temporanei restando lucidi e fermi, credendo con forza che qualcosa cambierà. Non può non essere così, altrimenti non avrebbe senso una vita che continua, nonostante tutto. Siamo il frutto delle Nostre esperienze, e i ricordi documentano il loro passaggio. Nessun evento, neanche il più triste va scartato, cestinato, al massimo occuperà un "angolo" nascosto della memoria, e quando ogni tanto tornerà alla luce, integro come appare, ci rammenterà la Nostra di integrità, trascurata, sottovalutata. Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre - James Matthew Barrie -

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