lunedì 30 gennaio 2023

LA VITA E OLTRE (n.44) (Un libro parla per te)

Leggere il libro o vedere il film con la stessa trama? Io da sempre preferisco il libro, perché m'immergo nella storia, immagino ambienti e scenari, do un volto ai personaggi, soprattutto cerco d'interpretarne emozioni e sentimenti. "Se ti senti meno solo leggendo un libro, è perché capisci che qualcun altro ha provato i tuoi stessi sentimenti: un'anima gemella incontrata sulla carta." (Cit.) Mi torna in mente un personaggio di Ibsen, Nora, protagonista di "Casa di bambola". Lessi l'opera molto prima di ammalarmi, mi piacque, mi lasciò un senso di inquietudine "in attesa", come quando sentì odor di pioggia nell'aria, il cielo è sereno con le nubi all'orizzonte. Ho riletto "Casa di bambola" subito dopo aver terminato le cure, lo rileggo ancora ogni tanto, e dall'inquietudine sono passata per il pianto, la ribellione... la consapevolezza. Quando si dice leggere come passatempo... un libro, quello giusto, fa quasi sempre da stimolo per "leggersi dentro", farsi domande e riuscire persino a darne le risposte, non importa se risulterà dolore, comunque sarà la catarsi che mancava. Accade che la Vita ponga di fronte a prove che non avresti mai pensato. Credevi ogni facile cosa scontata, gratuita ed il resto che non fosse tale, impossibile. Quando all'improvviso la realtà appare diversa, cominci a dubitare del ruolo, persino a provar nausea per ciò che un tempo dava piacere. Vorresti dire... basta!... Volentieri dormiresti a lungo e profondamente, per risvegliarti dopo aver cancellato tutto. Sarà dura all'inizio, ma una grande capacità di adattamento e un senso di autentica libertà aiuteranno nel tempo. Resettare la propria vita e ricominciare con tanto spazio nuovo da riempire, guardarsi allo specchio e vedere quello che si era sempre pensato, un'immagine che muta naturalmente per il passar del tempo e non per uno scherzo del destino.

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