mercoledì 18 gennaio 2023

LA VITA E OLTRE (n.31) ("Grazie" sempre per tutto)

Non s'insegna più la bellezza del "grazie". Dire grazie è oggi un'insolita opzione. Tutto è diventato un diritto scontato, a cominciare dalla vita, quando non è affatto detto che dovevamo esserci per forza. La capacità di essere grati è insita nell'uomo, solo che non sempre ne è consapevole. Le opportunità per riportare alla luce il senso di gratitudine però non mancano. Le relazioni ad esempio, con la gratitudine per Chi è vicino, per l'amico di sempre, ma pure per il conoscente o lo sconosciuto che incrocia il Tuo sguardo, sorride e augura buongiorno. Niente è dovuto da alcuno, sia genitore, compagno/a, figli, amici, e per questo nulla puoi rimproverare quando l'aspettativa è disattesa. Ugualmente sarai grato per quel poco o niente nella Tua vita. Anch'io stasera (e non solo) voglio dire grazie. Grazie a questo giorno, l'ennesimo dello strapuntino di questa mia vita, grazie agli acciacchi presenti perché mi fanno sentire viva. E ancora... Io dico grazie ad ogni organo, arto della mia parte destra. All'orecchio che sente meno del suo gemello, all'occhio che è più miope dell'altro. Al mio fegato "bello grasso", così definito dall'ecografista. Alla mano destra col suo indice artrosico e all'omologo piede soggetto a crampi improvvisi. In ultimo ma non ultima sono grata alla parte mutilata di me, perché mi ha fatto scoprire che si può vedere in una cicatrice un atipico ma ugualmente efficace sorriso. Perché grazie a questi, cicatrice e sorriso, sono viva, con tutto il resto. E infine anche se oggi è stato un triste anniversario, ringrazio il buon Padre perché mi ha donato una mamma bella e buona. Sempre sorridente e mai lamentosa, durante la Sua vita è stata d'esempio, prima di andar via ci ha lasciato molte parole e importanti raccomandazioni. Un'eredità d'Amore. Grazie alla memoria del Cuore, che non scorda, e pur con nostalgia continua per non far dimenticare.

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