martedì 31 gennaio 2023

LA VITA E OLTRE (n.45) (Da Nord a Sud...)

Ci si perde a volte in inutili e futili disquisizioni incentrate su differenze tra Nord e Sud. Primati, preferenze... prima di tutto o meglio al di sopra di tutto, non scordiamo che siamo "Italia", centro incluso. Per me "nord" e "sud" sono solo due dei quattro punti cardinali, importanti, importantissimi per orientarsi. L'orientamento... il mio grande problema soprattutto quando ero più giovane. Sarei stata capace di perdermi su due strade parallele. Sentivo sempre il bisogno di accompagnarmi a qualcuno, e l'insicurezza cresceva anche in senso lato, tanto da non essere abbastanza autonoma neanche nell'orientarmi tra iniziative e decisioni da prendere. Ma si sa, devi perderti almeno una volta nella vita per imparare, e non sbagliare più strada. Così all'improvviso, ero già grande... il mio Nord! Sempre là, sempre fisso e tanto "amico". Da allora non mi perdo mai. E se un domani dovesse accadere, ma penso proprio sarebbe per scelta, saprò che la strada intrapresa sarà non sbagliata, ma solo un'altra strada. E tornando all'inizio e per concludere, la differenza tra Nord e Sud la fanno solo coloro che ci vedono differenze. Conoscevo una paziente venuta da Venezia a curarsi al Sud. Qui viveva il Suo unico figlio che per motivi di lavoro non poteva raggiungerla neppure saltuariamente, così avevano deciso il contrario, ovvero... sarebbe venuta Lei. Una soluzione coraggiosa, a detta di qualcuno, persino rischiosa secondo altri, ma per Annamaria, questo il nome dell'amica, semplicemente felice. Perché l'affetto e il calore riscontrato al Sud, anche in ogni ambiente di cura l'aiutavano ad accettare ed affrontare tutte le difficoltà legate alla malattia. Lei, persona del Nord da generazioni, della mia città parlava solo bene. Responsabile la condizione? Sicuramente, ma merito pure degli occhi che sapevano guardare e del Suo Cuore grato.

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