giovedì 5 gennaio 2023

LA VITA E OLTRE (n.18) (Quando a Natale...)

Quando capita a Natale o nei pressi, è più che logico si pensi poter non esserci di lì ad un anno. E allora o ci si chiude a chiave al di fuori del mondo, considerandosi già finiti, oppure si fa tutto e di più, esagerando per trarne gioia il più possibile. All'esterno la cosa genera qualche perplessità. Tutti sono sensibili, più o meno e a seconda delle occasioni. È un po' come la soglia del dolore, c'è Chi l'ha alta e Chi no, Chi sopporta e Chi piange per un graffio. Ma se in questo caso si dice apertamente di esserne consapevoli, la persona di grande sensibilità non sa di esserlo, magari intuisce quel qualcosa in più ma in certe situazioni è sempre disponibile a fare un passo indietro, a mettersi in discussione e poi riflettere per comprendere. È un importante e faticoso lavoro su se stessi, però credere in ciò che si sente lo impone. Succede, come stamattina, di voler tentare un approccio secondo l'estro e la risorsa del momento, e che l'approccio venga neutralizzato sul nascere.. - Un cioccolatino? - Signora... noi li produciamo. A volte si resta di sasso, non si trovano le giuste parole per replicare, ma poi si comprende che in effetti spesso non c'è nulla da replicare ma solo ascoltare... - Ora considerato come sto, devo vivere Natale tutti i giorni, e poiché comunque questo Natale doveva essere speciale, ho detto a mia moglie, stavolta ai nipotini un regalo grandissimo. Quest'anno ci sono, poi Chi lo sa... Ammutolita, gli ho accarezzato il ginocchio, mentre continuava a raccontarsi. E siamo stati lì per tutto il tempo. Sorrisi... sempre e comunque. Ascolto... a volontà. Tempo proprio da donare. Altri regali? Forse... ma soprattutto tanto tanto amore.

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