lunedì 27 settembre 2021

UNA "CERTA" SPERANZA (n.59) (Un motivo c'è sempre per dire grazie)


Ogni tanto mi torna un volto, poi mi pare sentirne la voce, e infine ecco un episodio sereno o triste non importa, quale paragrafo di una storia, la mia e forse non solo mia.
Tante davvero sono state le persone che ho incontrato su quel percorso assai particolare... e tutte ma proprio tutte qualcosa hanno lasciato sulla via perché, ne sono certa, disorientata ed indifesa non mi perdessi.
In questo momento ad esempio ricordo un'inserviente del reparto di Chirurgia Generale, dal carattere flemmatico, dall'andatura tutta sua così particolare e simpatica, e con quell' intercalare sempre uguale per cui aveva meritato il soprannome "uè, cià" (ehi, ciao).
Dopo tanti anni sorrido ancora per un episodio che la vide protagonista indiscussa. Subito dopo l'intervento, passate poche ore ero costretta a letto, quando lei entrando in camera per lavare il pavimento, mi aveva guardato e con una naturalezza che non poteva non essere sincera... "Uè, cià! Non ti preoccupare stai pure comoda, non ti alzare!"
Ma perché poi, potendo, avrei dovuto alzarmi visto che doveva passare lo scopettone?! Mah... questo non lo capii allora e non lo capisco adesso, ma mi fa ridere comunque.
E quando anche in situazioni come queste si riesce a ridere di gusto, grazie alla simpatica spontaneità di chi non solo lavora ma si sente a suo modo partecipe con gli altri, come si fa a dimenticare e non provare gratitudine immutata nel tempo?
Grazie pure per tutte le volte che flemmatica e con la testa tra le nuvole spolverò il mio comodino, con tutte le innumerevoli cose che mi riportavano col cuore a casa mia.
Per cui non mi sentii mai del tutto estranea, e in qualche modo al contrario fui sempre grata.
Dalle rocce ogni tanto un fiore...
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e natura


3 commenti:

  1. Il personale sanitario è meraviglioso. Senza mezzi termini. Fanno un lavoro pazzesco. Tu arrivi, sei disastrato, ti accolgono, ti curano, ti coccolano, ti rassicurano, ti guariscono. Sorridi loro e te ne vai, e dalla porta entra un'altra anima in pena. Tu hai finito, loro non finiscono mai..

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  2. Sono stata sempre grata a tutti, e l'ho mostrato apertamente. Anche a qualcuno che occasionalmente non fu molto garbato.
    Siamo esseri umani, non l'ho mai scordato.

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