Sono qui come ogni sera, ma al termine di un giorno speciale, con la consapevolezza di un'altra possibilità.
La partecipazione in presenza di alcuni di Noi al convegno, "La mia salute non può aspettare", ha fatto rivivere antiche emozioni e rinnovato l'entusiasmo.
In un ampio piazzale siamo tornati a respirare progettualità e voglia di fare.
Ogni associazione presente ha raccontato in breve la propria storia, ha presentato un proprio programma.
Il paziente oncologico e il Suo benessere a 360°, fatto di prevenzione, diagnosi tempestive, cure appropriate.
È tempo che si torni anche a questo tipo di normalità, perché se la pandemia è destinata a finire, lo stesso purtroppo non si potrà dire dei tumori.
Ci sarà quindi da recuperare il tempo perso e non solo, ma anche da potenziare ogni tipo di cure fornendo possibilità e strumenti al territorio.
Meno ospedalizzazioni e più cure domiciliari.
Maggiore rilevanza pure alle associazioni di volontariato che costituiscono un tramite importante.
A tal proposito l'assessore al welfare Rosa Barone ha dato in anteprima informazioni circa un prossimo bando a favore del terzo settore.
La Regione Puglia pubblicherà a breve l'avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0”, misura dedicate alle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, mettendo a disposizione una congrua somma.
C'è da approfittarne magari per realizzare progetti lasciati in sospeso a causa della pandemia, oppure per pensare ad altri.
C'è tanto da fare, e meno parole e maggiore concretezza sarebbero fondamentali per una "mission" non solo sulla carta.
Un'altra possibilità stasera, fatta di "ritorni".
Uscire all'esterno, incontrarsi di nuovo, ritrovare vecchi amici, programmare...
Ritornare alla vita, un po' alla volta come dopo la "malattia". Rinascere.
E la rinascita è a giusto titolo una seconda, terza possibilità per infinite altre ancora.
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