domenica 19 settembre 2021

UNA "CERTA" SPERANZA (n.52) (Protetti da Noi stessi)


Un giorno mi fu regalata una tartaruga, non era un animale vivo ma un soprammobile...
"Ti ho portato una cosa, ce l'ho anch'io a casa... è un simbolo".
E l'Amica mia, compagna di percorso dalla chemio alla ricostruzione, in dono mi diede una tartaruga, era un simbolo ma anche un messaggio.
Nonostante la differenza di età, avrei potuto essere Sua madre infatti, ne avevamo passate tante insieme, e sempre in sintonia.
Alti e bassi, timori e angosce, sorrisi e lacrime. Ci confidavamo tutto, Lei in particolare...
"Preferisco parlare con Te, mia madre non accetta molto la cosa e non voglio farla soffrire. Invece Tu puoi capire"...
D'altra parte anche se in misura minore per me era lo stesso. Con Lei mi aprivo più che con mia figlia.
Già, chiuse in una corazza, per non fare male e non farsi del male.
A modo Nostro proteggevamo la forza per andare avanti.
E perché la tartaruga?
La tartaruga procede lenta e guardinga, alla prima avvisaglia ricaccia il capo all'interno, e resta lì, finge di non esistere.
È un animale in grado di proteggersi da ogni attacco esterno. Con un "guscio", una forza nascosta.
La forza che alla fine scopriamo avere tutti Noi, quando una "minaccia" assale.
Pausa e poi ripresa fino al traguardo.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante tartaruga


3 commenti:

  1. Chiudersi.. capita.. forse per questo ci tengo ai tuoi post.. ci si sente compresi, in viaggio verso una meta comune.. una "certa" speranza, che si nutre speranza certa.. ;)

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    1. Il mio blog fu concepito con tale intento. Mettersi a nudo, perché solo così Altri potranno sapere che si ha bisogno di aiuto. Non servono psicologi, ma "creature" che hanno conosciuto la medesima sofferenza.
      Un caro saluto... e grazie sempre

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