venerdì 27 agosto 2021

UNA "CERTA" SPERANZA (n.30) (Ogni goccia non resta uguale)


La Malattia cambia Chi la incontra. In meglio o in peggio, non è uguale per Tutti. Di certo si arriva a questa consapevolezza.
C'è un "prima", un "durante" e un "dopo", e un filo conduttore che tiene unite le tre "epoche".
Dopo cinque mesi oggi è piovuto.
Una cosa "importante" perché non si è trattato delle solite quattro gocce sparute.
Scrosciante e accompagnata da qualche tuono, ha rinfrescato quest'ultimo scorcio d'estate.
E il Tempo va con la pioggia sempre uguale ma dalle gocce che cambiano forma, aspetto per l'intensità, i venti...
Martellante passa per la mente qualcosa che so di certo essere un titolo di una canzone.
È la pioggia che va...
Ero adolescente con tanti sogni e una lunga strada davanti, mi piaceva molto era orecchiabile e parlava di azzurro e speranze...
"Ma noi che stiamo correndo
avanzeremo di più
Ma non vedete che il cielo
ogni giorno diventa più blu
È la pioggia che va, e ritorna il sereno..."
Tempo passò e anni trascorsero, e ogni tanto mi sono ritrovata a canticchiarla soprattutto quando qualcosa non andava come avrebbe dovuto, nei momenti che ora definisco di "falso vuoto esistenziale", o dopo aver commesso qualche errore, e poi... poi quando mi sono ammalata...
"E' la pioggia che va..." , e per un po' non ci vidi più, perché era battente, mi accecava, mi toglieva il respiro.
Mi guardavo intorno in qualche breve momento di pausa e vedevo solo persone "sane", nel senso "diverse" da me per condizione, e pensavo che proprio qualche tempo prima ero stata anch'io così... sana.
Ma sana davvero?
Probabilmente prima ero concentrata solo su bisogni vani e senza senso, "cieca e sorda" e per niente "lucida".
E quelle che consideravo persone sane forse avevano dolori grandi, e io manco le vedevo.
Spesso mi capitò di "vaneggiare" in questo modo, come oggi guardando quelle gocce veloci e indistinguibili.
All'epoca asciugavo il volto dalle lacrime confuse con la pioggia, e poi mi accorgevo dello squarcio d'azzurro che Qualcuno mi dedicava.
Così ogni giorno speravo in quel blu, ché fosse intenso e duraturo, mentre più di qualcosa annunciava il sereno.
E domani e poi domani ancora, e sempre quando sarà, in ogni goccia cercherò il sereno.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante corpo idrico


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