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 UNA "CERTA" SPERANZA (n.23)

(Ogni cambiamento un traguardo)

A Chi oggi diceva di guardare sempre in alto ormai, perché intorno non vede nulla di bello, ho replicato che bisogna pure guardarsi dentro per curare e non perdere il bello che c'è.

Già...

È innegabile che un grande cambiamento è in atto, positivo o negativo non è dato sapere, probabile in entrambi i sensi a seconda dei punti di vista e delle situazioni.

Importante è non nutrire aspettative né immaginare scenari catastrofici.

È un momento complesso, tutto qua. Non è il primo né sarà l'ultimo. La Storia insegna, le Nostre storie ne sono testimoni.

Proprio così... e facile non è.

Perché bisogna adattarsi in fretta, per giunta facendo finta che sia niente.

Mordere il freno, far finta di credere ad ipocrite convinzioni.

Lasciar intendere che si ride di Cuore, e quante volte invece nel Cuore si piange e non si può fare niente.

Quando fui bambina grandicella credetti che crescendo, da persona adulta avrei potuto scegliere seguendo sempre la verità "secondo me". Analizzare nel mio piccolo le situazioni, valutarle e in base a questo decidere la condotta.

E invece tutto andò e ancora va come deve andare.

Ho pensato che... mai avrei immaginato di arrivare a tanto io, ansiosa cronica che programmava ogni cosa, senza mai riposarsi, che si faceva vittima e "boia" in tante situazioni.

E ora?

Ora "subisco" certe decisioni, però mi sento forte e sicura, convinta di farmi da parte perché già lo sono in parte e a prescindere.

Così è che va, deve andare. Succede.

E se un tempo pensando di aver ben "seminato", ho pure sognato che dopo ci sarebbe stato un proseguo su quella scia, oggi devo "arrendermi" a ciò che è, diverso dal pensato, immaginato, sognato.

Qualcosa però, anche un minimo resterà. Non può andare tutto perso.

Ad un traguardo si arriva sudati, sporchi, in affanno, ma se non ci si arrende prima, comunque si arriva.

Do un ultimo sguardo a quella luna uguale per Tutti, poi metto giù lentamente la tapparella.

Un altro giorno è via, un'unica certezza resta. Ho la vita mia... e poi non ci penso più.