Comunicare è un'arte, più o meno come ascoltare. Liberarsi dal giudizio, andare oltre, controllare la propria emotività.
La Comunicazione non dovrebbe avere affatto i limiti, permette di capirsi e favorisce l'arricchimento, ma tant'è che spesso e volentieri si scambino fischi per fiaschi e lucciole per lanterne.
Poco impegno, molta presunzione e scarsa pazienza sono di sicuro responsabili.
Evitare soprattutto le frasi fatte che non vanno bene sempre, in ogni caso.
L'equivoco e il malinteso sono dietro l'angolo e possono dare origine a delle "catene" infinite dove ogni anello ingloba il precedente.
Qualsiasi opinione è valida in sé soprattutto se estranea a tendenze politiche.
Va considerata per ciò che è, con qualcosa di buono magari da cercare, estrapolare... e il resto da archiviare.
Per divergenze di opinioni e malintesi poi conviene confrontarsi sempre in modo "intelligente", quindi che ognuno scelga e prenda il meglio per sé, lasciando all'Altro la stessa possibilità.
"Quando scriviamo offriamo una storia e un silenzio. Le parole sono la parte del silenzio che può essere espressa"
- Jeannette Winterson -
A scanso di equivoci specifico che il "suddetto" intende essere un promemoria per me, che a volte mi lascio prendere dal Cuore e mando a spasso la ragione.
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