lunedì 1 febbraio 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE" (n.18) (La conta dei giorni e delle notti)


Andiamo meglio, molto meglio con la pandemia anche se per Noi è ancora regione color arancio e in generale non bisogna abbassare la guardia.
Eppure nei "particolari" ognuno vive la propria condizione come un dramma a finale incerto.
Sarà per il sentirsi costretti, oppressi dalle restrizioni, dal vago senso di colpa misto a timore pure solo per il semplice incrociarsi con lo sconosciuto di turno.
Così ciò che in tempi normali sarebbe apparso fastidioso ma risolvibile, oggi è sempre un "se... chissà... adesso non ci voleva".
E rileggendo mi accorgo del "condizionale" usato, quasi non sperassi più in tempi normali.
E conto di nuovo i giorni dopo averne perso il conto, come pure le notti che riprendono insonni.
A certi giorni dovrebbe seguire una notte infinita, non eterna... infinita, come lo sguardo che si perde all'orizzonte pure entro il limite di una linea retta.
Una notte infinita e destarsi alla fine ben carichi per un giorno di speranza infinita...
Nella Vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia,
ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime;
ma poi ci sono giorni pieni d'amore che ci danno il coraggio
di andare avanti per tutti gli altri giorni.
- Romano Battaglia -
A tarda ora la Notte giunga a riportar quiete e ripagare dopo tanto coraggio speso.
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