giovedì 18 febbraio 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE" (n.34) (Molta speranza e alcune teorie)

Ogni tanto un ricordo che fa da spunto e supporto ai miei pensieri prima di andare.
Cinque anni di sopravvivenza, è detto a tutti per convenzione, e da un bel pezzo quell'espressione simile ad una formula, non suona più come una scadenza.
Cinque e cinque... cinque ancora. È inutile fissarsi su un numero o una parola.
Si vive... ora, al momento... giorno per giorno, e il bello è che se ne acquista consapevolezza proprio perché era stato detto che avrebbe potuto non essere così.
Le teorie scientifiche o mediche sono in gran parte provate dalle statistiche, che con tutto il rispetto, restano numeri senza volto, né carattere e nemmeno emozioni.
In certi casi non tengono conto del minimo margine di probabilità favorevole.
L'esperienza condivisa può valere più di qualsiasi teoria...
"Un po' di esperienza spesso è in grado di mettere in discussione molta teoria".
- Samuel Parkes Cadman -
Non a caso un medico che ha vissuto sulla propria pelle l'esperienza della malattia, approccia in modo diverso al paziente che ha di fronte, pare quasi saperne di più, ovviamente così non è, mette solo in atto ciò che adottò per sé, infonde ricarica e speranza.
La "prova" è questa, "uscirne provati".
"Il miglior modo per uscirne è sempre passarci attraverso".
- Robert Lee Frost -
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "È strang come il dolore sia il mezzo obbligato per il cambiamento. Bisogna prima un po' morire per poter rinascere. (Kam Sunny)"

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