domenica 28 febbraio 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ" (n.45) (Incontrarsi, partecipare, ricordare...)

... e leggere tra le righe o nelle sillabe scomposte di una parola, un messaggio premuroso.
"Riguardati"... è un mese che questa parola risuona come un'eco, e c'è tutto il senso di un rapporto poco palese agli occhi di Tutti, ma unico e speciale, fatto di confidenza per ansia, dolore e rimpianto e pure di sprazzi di gioia davanti ad una tazza di tè, qualche biscotto e un minimo senso di colpa.
Un magone sale improvviso alla gola e blocca tutto il resto.
Non c'è bisogno di enfasi né di troppe parole per mostrare il vuoto di una mancanza, resta tutto dentro e forse è meglio, è cosa tanto privata...
È che non si fa mai l'abitudine, anche se ci si impone un "sistema di difesa" per proteggersi e proteggere. Arriva sempre quell'esperienza "un po' più" delle altre che lo manda in tilt.
Fu la sintonia, l'affetto, la condivisione di giorni grevi alleggeriti da poche parole o silenzi pieni.
Stasera ci siamo incontrati, abbiamo partecipato, ricordato, ognuno con momenti unici nel Cuore, perché Maria
Rosaria Salatto
"è" così. Per Tutti in assoluto, unica e vera per ognuno.
La Stanza Accanto (Charles Peguy)
La morte non è niente,
io sono solo andato nella stanza accanto.
Io sono io.
Voi siete voi.
Ciò che ero per voi lo sono sempre.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non usate un tono diverso.
Non abbiate l’aria solenne o triste.
Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo è sempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non è spezzato.
Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri ?
Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vita ?
Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato del cammino.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante palloncino

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