lunedì 11 novembre 2019

IL MIO PIU' GRANDE SUCCESSO... LA TORTA DI MELE



La torta di mele è solo il punto di partenza per un'argomentazione più ampia, da un particolare apparentemente insignificante che appartiene al quotidiano al bilancio di anni di vita prima di cominciare davvero con maggiore consapevolezza.
Qualche passo indietro e... beh, sono una discreta cuoca, mi cimento anche in ricette elaborate ma sono un disastro coi dolci. Le chiare d'uovo e la panna non montano, la farina resta a grumi e il pan di spagna implode senza pietà. Tutto questo da sempre, per cui col tempo "mi convinsi" di essere una negata cronica e "rinunciai". Qualche volta poi provai coi biscotti, ricetta semplice con quattro soli ingredienti... niente da fare, sbagliavo e bruciavo anche quelli. Mi dissi... fermati, e "non andai oltre".
I miei bambini chiedevano la torta per il compleanno, la ciambella da portare a scuola... io "cambiavo argomento" e li accontentavo rivolgendomi altrove. All'inizio mostravano la propria delusione, poi evidentemente rassegnati, non chiesero più nulla.
Un giorno però notai su una rivista una ricetta per la torta di mele. Pensai, sarà forse il caso ad offrirmi una possibilità di riscatto, e per la prima volta dopo tanto, "osai". E il dolce miracolosamente riuscì. Ottima lievitazione, giusta cottura, bontà assoluta, ottenne il "consenso generale" e questo fece "da sprone" perché continuassi. La torta di mele è diventato il dolce preferito dei miei figli, però solo quella fatta da me, tanto che la promuovono tuttora da grandi.
Insomma questo inatteso "successo" rappresenta in un certo senso, la "svolta" della mia vita. E non è un caso che fu il dolce che condivisi con le persone che mi avevano curato, per festeggiare un "nuovo inizio", la rinascita.
Prima e dopo la malattia.
Scarsa fiducia in me stessa e insicurezza. False convinzioni e facili rinunce. Mancanza di coraggio e inquietudine. Le cause dei miei insuccessi nella vita prima della malattia. Il dopo fu evoluzione.
Ho imparato ad osare... ora o mai più, a non cercare ossessivamente il consenso altrui... non si può piacere a tutti, e poi a spronarmi da sola... perché l'insuccesso ci sta, altrimenti non potrei provare ancora ad essere migliore di quel che sono.

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