mercoledì 20 novembre 2019

"INTELLIGENTE" DI SUCCESSO




Secondo tema degli incontri del GAMA per quest'anno, dopo l'Autostima, l'Intelligenza Emotiva, una delle sette intelligenze di cui è dotato l'uomo.
Cervello e Cuore in connessione nella capacità di riconoscere e comprendere le emozioni in Noi e negli Altri, riuscendo poi ad utilizzare tale consapevolezza nell'agire e nelle relazioni.
Quando affermo, sono emozionato, che cosa intendo? Semplicemente sono preso da un'intensa reazione affettiva, acuta e di breve durata, in risposta ad uno stimolo interno o esterno, piacevole o spiacevole che mi provoca delle modificazioni a livello somatico, psichico e vegetativo. All'improvviso e per un momento si attiva una reazione immediata e non sempre controllabile allo stimolo che l'ha provocata. Potrà essere una parola inopportuna al momento sbagliato, un tono di voce male interpretato, un riferimento ad un passato scomodo, anche l'aspettativa disattesa, qualsiasi cosa può causare un'emozione con conseguenze inaspettate.
Da emozioni di base, quali la Gioia, l'Approvazione, la Paura, la Sorpresa, la Tristezza, il Disgusto, la Rabbia, ne derivano molte altre, tutte sfumature dipendenti dall'intensità.
Le emozioni sono utili? Diciamo che sono fondamentali perché svolgono una funzione di coordinamento tra la Mente e il Corpo e organizzano la percezione, il pensiero, la memoria, la fisiologia, le interazioni sociali, i comportamenti.
- Le emozioni sono informazioni
- Non possono essere ignorate
- Non possono essere nascoste
- Le emozioni sono contagiose (connessione empatica)
- Seguono sequenze logiche che bisogna imparare a riconoscere
- Potenziano le decisioni.
Grazie all'empatia si riconosce lo stato emotivo altrui. Il contagio emotivo permette di interagire in modo più produttivo con se stessi e gli Altri. Tutto questo costituisce l'Intelligenza emotiva, ovvero la capacità di percepire, identificare e riconoscere le proprie emozioni e quelle degli Altri, nel momento in cui si fanno palesi, e nel saperle gestire in modo costruttivo.
Secondo Goleman, alla base dell'Intelligenza Emotiva necessariamente deve esserci l'Autoconsapevolezza, ovvero riconoscere le emozioni e le loro manifestazioni prestando attenzione ai propri stati interiori. L'incapacità di leggere le emozioni altrui è detta "Alessitimia".
La persona con buona intelligenza emotiva ha sufficienti competenze prestazionali ed eccellenti competenze emotive. E' un trascinatore, che sa coinvolgere e convincere, E' "leadership", come posizione di preminenza con funzione di guida in uno schieramento politico o culturale, o in una attività o in un'impresa. E' un "intelligente di successo".
C'è una differenza sostanziale tra emozioni, stati d'animo e sentimenti.
I sentimenti hanno la caratteristica di essere persistenti nella nostra vita, mentre le emozioni sono un sentito intenso e di breve durata. Gli stati d'animo infine sono emozioni non elaborate, in un certo senso sfumate, per cui... la paura diventa ansia, apprensione, la rabbia diventa collera, irritazione, frustrazione, impotenza, la tristezza diventa magone, malinconia, nostalgia, depressione, la gioia diventa euforia, allegrezza, entusiasmo, il disgusto diventa fastidio, avversione, odio.
Gli stati d'animo se gestiti in modo inadeguato e persistenti diventano pericolosi.

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