domenica 3 novembre 2019

AI PIEDI DI UN BONSAI



Tornata a casa, avevo appena posato la borsa sul divano, e gli occhi sono andati al piccolo alberello sul davanzale. Un bonsai, niente di speciale, uno di quelli tutti uguali che puoi trovare al centro commerciale tra le merendine in offerta e le pile di quadernoni da scuola elementare, ma facile da tenere oltre che ornamentale. Il mio poi, ai piedi ha pure un ciuffo di erba spontanea, pare valerianella che oggi proprio oggi ha messo qualche fiorellino bianco. Ma che miracolo è...?
Me lo sono chiesto perché ce l'ho visto, ero di ritorno da un funerale, e un funerale il 2 novembre, nonostante l'assonanza non è cosa di tutti i giorni. In quei fiorellini bianchi, improvvisi ed inaspettati ho visto un segno di continuità.
Non si va via mai del tutto, e sotto altra forma si continua ad essere, in un angolo e solo per Chi ha occhi per vedere e lucidi e sereni pensieri.
Una Mamma non è più, una mamma "senza età", ché ogni giorno pensi possa essere l'ultimo per Lei, eppure quando il momento arriva sembra sia arrivato troppo presto e sempre all'improvviso.
Non c'è tempo giusto o età "adatta" per perdere l'affetto più grande della vita, si soffre, anche se non si pensava possibile... enormemente, e quello che si prova nell'immediato è disorientamento e la "quasi certezza" d'aver perso tempo ed occasioni giuste.
Vorresti poter tornare indietro e recuperare tutto quanto... le carezze e i baci da bambino, i rimbrotti e le raccomandazioni di quando eri più grande.
E poi senti un vuoto dentro... un vuoto fisico perché quella voce ed anche il silenzio compagno delle lacrime non potrai udire più.
Ti accorgi che manca tutto di Lei.
E ti appigli ai ricordi, quelli belli... e ti sforzi fino a far scoppiare la testa per riprodurre il tono della Sua voce perché possa continuare in Te, e chiudi gli occhi per rammentare ogni particolare fisico e non scordarlo più. L'ultimo scintillio della candela prima del buio.
Resta poi il dolore, un disagio latente... perché gira il mondo che avrebbe dovuto fermarsi almeno per un attimo.
E' volata in Cielo una mamma... è una cosa importante che merita rispetto.
Ma non è così o meglio è cosi che si rispetta una Vita che non c'è più, continuando a Vivere per la Vita stessa.
Del resto siamo Tutti in cammino verso una meta, prima o poi c'arriveremo.
Lungo il cammino qualcuno si ferma, è stanco.
Noi andiamo avanti, voltandoci indietro ogni tanto finché non lo perdiamo di vista.
Sereni... perché dopo il riposo riprenderà il cammino, a passo lento e stanco... ma lo riprenderà verso quella meta, dove tempo non è ma esiste l'Attesa.

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