mercoledì 27 novembre 2019

"AMO IL MONDO ATTRAVERSO TE, AMO IN TE ANCHE ME STESSO" - ( Erich Fromm)


Espressione d'amore, citazione alle ultime battute di un interessante incontro, svoltosi all'interno dell'elegante cornice della Sala Fedora del Teatro Giordano, incontro-dibattito dedicato alla giornata contro la violenza sulle donne, violenza in tutte le forme, fisica, sessuale, verbale, psicologica, economica...
Inizialmente doveva essere la presentazione dell'ultimo romanzo di Lisa Graziano, "Solo Mia", storie vere di donne, violate, maltrattate, private della dignità, poi a data fissata, il testo si è rivelato punto di partenza e di riferimento assai significativo, per cui l'autrice stessa è stata sensibile moderatrice del dibattito tra gli esponenti delle autorità locali e i rappresentanti della giustizia e delle varie associazioni di volontariato.
Tra un intervento e l'altro sono stati letti brani del romanzo, molto forti e d'impatto emotivo, che hanno evidenziato, qualora ce ne fosse stato bisogno, l'entità del fenomeno della violenza di genere, che di riflesso riguarda anche i minori, costretti ad assistere.
La violenza sulle donne è soprattutto di carattere culturale ed educativo, affonda le sue radici nell'atavica convinzione della superiorità dell'uomo, per cui di generazione in generazione i figli maschi sono stati educati al diritto di prevaricare sulle sorelle e le compagne di vita, che a loro volta sentivano la pressione ingiusta di un dovere imposto non solo dalla famiglia ma dall'intera società.
Oggi molto è cambiato, grazie anche alle donne che sempre più numerose trovano il coraggio di denunciare, mettendo a rischio la propria vita e quella delle persone care più vicine, coi sensi di colpa, tra odio e perdono, anelando ad una vita serena, quasi fosse un premio e non un diritto.
Dal punto di vista legale, la donna che denuncia sia pure tra tante remore, può considerarsi "protetta".
Alla "repressione" del reato, segue la "tutela" della persona offesa, e poi la "prevenzione" educando i bambini in genere al rispetto reciproco fin dalle scuole elementari.
Ma il fenomeno non riguarda solo la donna che va incoraggiata e difesa, tocca anche l'uomo che nega sempre la violenza per primo a se stesso. Se qualcosa si nega, non esiste. E quando si ammette, la si giustifica o mistifica sotto le sembianze di amore. Anche il maschio va aiutato non solo con la repressione, ma con un percorso che gli impedisca di ricadere, quindi con il "recupero". Si convincerà così che amore non è possesso, imparerà ad apprezzare la compagna che si afferma e a non sentirsi inferiore a Lei per questo. Sarà armonia come Amore universale intende...
Se io amassi veramente una persona, io amerei il mondo, amerei la vita. Se posso dire a un altro "ti amo", devo essere in grado di dire "amo tutti in te, amo il mondo attraverso te, amo in te anche me stesso". ( Erich Fromm)

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