mercoledì 6 novembre 2019

"BELLO" COME SUA MADRE



Per me, quando mi si dice che assomiglio a mia madre, è una grande gioia, è una soddisfazione, come fossi l'esito di un buon lavoro. E' sempre stato così, maggiormente oggi che Lei non è più. E' segno di continuità, quasi portassi in me e fosse visibile la Sua testimonianza. Ovviamente non si tratta solo di somiglianza fisica, anche se basterebbe questa per farmi sentire unica dopo di Lei.
Durante l'ultimo periodo della Sua vita, un momento di grande sofferenza, le mie sorelle ed io fummo molto presenti, e a Chi andava a farle visita ci presentava con molto orgoglio, ognuna in modo diverso ma con identica fierezza. Quando si trattava di me, in particolare sottolineava... questa è la mia figlia "grande", e a me piaceva pensare che mi reputasse grande per altri motivi oltre la primogenitura, anche perché lo diceva in un modo...
E il tempo non cancella certe emozioni quando dopo anni ci si ritrova in situazioni analoghe ma da spettatore.
Breve storia di un figlio orgoglioso. Si... proprio così. Stamane ho conosciuto il figlio di una paziente che incontro ogni martedì. Non lo avevo mai visto prima.
Tu sei il figlio di Rosa?
Si, perché non si vede?
Caspita che si vede, siete identici!
Allora sono bello, perché mia madre è la mamma più bella che io conosca.
Detta così, può sembrare cosa da niente, ma l'enfasi e lo sguardo sono stati tali che mi è venuto spontaneo...
Quant'è bello...
riferendomi al sano e bello amor filiale, ma Lui...
L'ho detto, no? Sono bello perché sono uguale a mia madre.
Rosa intanto si era sdraiata per la terapia, arrossita per il complimento del figlio ma più sorridente rispetto alle altre volte.
Basta poco, spesso solo qualche parola, magari neppure quella, forse chiedere qualche giorno di ferie e tornare a casa per "esserci", con una carezza e lo sguardo giusto. E ogni vuoto è colmato.

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